Carnevale è ormai arrivato e come tutti gli anni, per i bambini e non solo, è una gran festa fatta di stelle filanti, coriandoli, vestiti fantastici e dolci. Ci si veste con abiti che ricordano il mondo Disney per i più piccoli. Cerchiamo di capire perché ai bambini piace molto e le motivazioni dietro ogni scelta personale.
Perché ai bimbi piace travestirsi
Travestirsi per i bambini significa indossare i panni dei loro personaggi preferiti e cercare di comportarsi come loro anche se caratterialmente sono molto lontani dalla realtà. Il vestito crea una specie di filtro che permette di vedere il mondo in maniera diversa e i genitori dovrebbero lasciare che i figli scelgano da soli anche se tali scelte possono sembrare banali o scontate.
Alcuni bambini scelgono di vestirsi da personaggio che li rappresenta ed alcuni, al contrario che li impaurisce. Indossare costumi di carnevale è un gesto liberatorio che permette di esorcizzare le proprie paure per alcuni e comprendere un’identità totalmente opposta alla loro e che magari, si vorrebbe avere.
Benefici del gioco del travestimento
Il travestimento per i bambini è un gioco che in realtà andrebbe proposto ogni qualvolta lo desiderino. Grazie a questo gioco i bambini sviluppano la competenza immaginativa che aiuta a valutare le diverse situazioni da altrettante diverse prospettive e ad immaginare un ventaglio di possibili soluzioni, fino ad individuare quella che si ritiene migliore.
Fantasia e creatività
Nel gioco del travestimento, ogni oggetto può diventare un accessorio per trasformarsi in un personaggio, in un animale o qualsiasi altra cosa che la sua fantasia gli suggerisce. Di solito le bambine optano per vestiti di Principesse che a loro piacciono particolarmente o che ammirano per le loro gesta. Per i maschietti, sono supereroi, cosi da somigliargli e poter essere forte e coraggioso o di contro, personaggi che a loro fanno paura come a voler dire :”mi fa paura ma lo sconfiggo”.
Non parliamo esclusivamente di abiti già confezionati ma anche e soprattutto di invenzioni. Via libera a trucchi, colori, rossetti, stracci ritagliati per vestirsi; insomma, per l’intera durata del gioco, niente regole. Si alle maschere fatte in casa, si ai vecchi vestiti trovati in cantina, si al gioco libero, si alle domande sui vari personaggi e si al caos; per una volta, si può riordinare più tardi.
Unici NO!
Unici no da dire, ai genitori e non ai bambini è NO agli obblighi o ai suggerimenti. Lasciare liberi i propri figli di scegliere il vestito a loro più consono senza interferire, anche se questa scelta potrebbe spiazzare le vostre idee iniziali. Potreste scoprire qualcosa di più dei vostri bambini. Secondo, NO al riordino immediato. Per sistemare c’è sempre tempo!