La recente legislazione italiana sull’immigrazione e la sicurezza riflette un approccio più rigido e controllato all’ingresso e alla permanenza di stranieri nel paese. Per l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri “è fondamentale che queste misure siano implementate con un occhio di riguardo alla protezione dei diritti umani e alla dignità di tutti gli individui, specialmente in situazioni vulnerabili come quella dei minori stranieri non accompagnati.”
“La sicurezza – continua l’Avvocato – deve andare di pari passo con l’umanità e la giustizia, nel rispetto dei principi fondamentali su cui si basa l’Unione Europea.” Situata al crocevia del Mediterraneo, il nostro Paese ha da sempre rappresentato una meta ambita per migliaia di migranti in cerca di rifugio e opportunità. Il crescente afflusso di immigrati ha sollevato questioni complesse riguardanti la sicurezza e l’ordine pubblico, spingendo le autorità italiane ad adottare misure legislative stringenti.
Normative e Disposizioni su Ingresso e Espulsione
Recentemente, con il decreto-legge 133/2023, l’Italia ha implementato nuove disposizioni per regolare l’ingresso e la permanenza di stranieri sul territorio nazionale. L’articolo 01 stabilisce criteri più rigidi per l’ingresso in Italia, escludendo chi è stato condannato per reati specifici, anche con sentenze non definitive. “Questa mossa – sottolinea l’Avvocato Pitorri – evidenzia un approccio più severo nei confronti dell’immigrazione, soprattutto per prevenire l’entrata di individui che potrebbero rappresentare una minaccia per la sicurezza pubblica.”
Parallelamente, l’articolo 1 del decreto-legge riguarda le norme relative all’espulsione di stranieri per motivi di ordine pubblico e sicurezza dello Stato. Queste disposizioni sono particolarmente rilevanti per i titolari di permessi di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, i quali possono essere espulsi in caso di pericolosità per l’ordine pubblico o la sicurezza nazionale. Il Ministro dell’Interno è l’autorità responsabile per decretare l’espulsione di questi soggetti, mentre in situazioni di gravi motivi di pubblica sicurezza, l’espulsione è disposta dal prefetto.
Controlli Rinforzati e Procedura di Espulsione
Il decreto-legge 133/2023 prevede anche un potenziamento dei controlli sulle domande di visto di ingresso in Italia. Questo aspetto è particolarmente significativo in un’epoca in cui la gestione dei flussi migratori richiede un’attenzione costante per garantire la sicurezza nazionale senza ostacolare il legittimo ingresso di individui in cerca di protezione.
“Il decreto – osserva l’Avv. Pitorri – ha introdotto cambiamenti nella procedura di riconoscimento della protezione internazionale: in caso di domande reiterate o ritenute manifestamente infondate, infatti, le autorità possono negare l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato, riducendo il rischio di abusi del sistema di asilo.”
Supporto alle Politiche di Sicurezza
Il decreto-legge ha inoltre stanziato risorse aggiuntive per il supporto alle politiche di sicurezza, tra cui l’aumento del contingente di personale delle Forze armate nell’operazione “Strade Sicure”. Questa misura è volta a rafforzare i dispositivi di controllo e sicurezza nelle aree più sensibili, come le infrastrutture ferroviarie principali.
Un aspetto particolarmente delicato riguarda l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (MSNA). L’articolo 5 del decreto-legge ha introdotto novità in termini di accoglienza e di accertamento dell’età. Queste disposizioni mirano a garantire un’accoglienza adeguata e rispettosa dei diritti dei minori, pur nel contesto di una maggiore vigilanza.
Equilibrio tra Sicurezza e Diritti Umani
La sfida per l’Italia, come per molti altri paesi europei, sta nel bilanciare la necessità di garantire la sicurezza nazionale con il rispetto dei diritti umani fondamentali. Le misure adottate devono essere proporzionate e non discriminatorie, assicurando che vengano tutelate le esigenze di protezione internazionale e il diritto di asilo.
Avvocato Iacopo Maria Pitorri del Foro di Roma
Nel contesto giuridico italiano, l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri si distingue come una personalità eminentemente qualificata nel campo del diritto dell’immigrazione. Operando dal cuore di Roma, a breve distanza dalla Stazione Termini, il suo studio legale rappresenta un punto di riferimento essenziale per gli extracomunitari alla ricerca di orientamento e assistenza legale in Italia. La sua expertize si estende ben oltre il diritto dell’immigrazione, abbracciando una varietà di settori come il diritto del lavoro, penale, civile, previdenziale, amministrativo, oltre a questioni di diritto tributario, responsabilità civile, diritto di famiglia e minorile. Come avvocato cassazionista, l’Avvocato Pitorri è riconosciuto tra i difensori d’ufficio e gli avvocati abilitati al patrocinio a spese dello Stato, trovando posto anche nell’elenco dei custodi giudiziari presso il Tribunale di Roma.