Il movimento fisico costituisce la soluzione più appropriata per rimediare agli eccessi alimentari che si è soliti concedersi durante le feste. Non è indispensabile essere degli amanti della palestra o dei cultori di mille sport differenti per fare bene al proprio fisico: anche lunghe passeggiate di 30 o 40 minuti sono più che sufficienti per uno stile di vita attivo. A risentirne in positivo, per altro, non è solo l’organismo, ma anche la mente. Oltre all’attività fisica è necessario seguire una corretta alimentazione, ma è praticamente impossibile superare le festività natalizie senza sgarrare, i pranzi e cene di famiglia si moltiplicano e le abbuffate diventano all’ordine del giorno. Ringraziamo il nutrizionista dott. Francesco Garritano per averci fornito i seguenti consigli indispensabili per tornare e mantenere un regime alimentare sano.
Che cosa fare dopo un’abbuffata
Come suggerisce il biologo nutrizionista Francesco Garritano, un digiuno dopo un’abbuffata non è il comportamento più intelligente che si possa adottare per ritrovare il proprio peso forma. La compensazione è sempre e comunque un errore a tavola, e non ha senso credere che un giorno in difetto sia in grado di equilibrare un giorno in eccesso. Da questo punto di vista, è bene tener presente che il corpo umano – in quanto macchina quasi perfetta – ha la capacità di ottimizzare in funzione di ciò che accade nell’ambiente. In altri termini, esso è in grado di rallentare il metabolismo o di assorbire una maggiore quantità di nutrienti a seconda dei casi.
Evitare il digiuno
Appurata la necessità di evitare i digiuni, il giorno dopo un pranzo o una cena esagerati è opportuno puntare su un introito calorico il più possibile bilanciato. Devono essere evitate come la peste tutte quelle diete cosiddette detox che si possono trovare sul web, magari suggerendo di assumere sotto forma di tisana o di brodo un chilo di carciofi. Un introito calorico contenuto e al tempo stesso equilibrato è ideale non solo il giorno successivo a un pasto eccessivo, ma anche per i due o tre giorni che seguono. Il corpo umano ha sempre bisogno dei grassi, dei carboidrati e delle proteine, il che significa che essi devono essere sempre e comunque assunti, seppur nelle quantità ideali. In pratica, è bene mangiare tanta verdura e altrettanta frutta, per assumere fibre in grandi quantità, ma anche per beneficiare del necessario quantitativo di sali minerali, di vitamine e di antiossidanti.
Come si mangia? Consigli e trucchi
I pasti dovrebbero essere sempre dei momenti conviviali: ecco perché tali occasioni dovrebbero essere sfruttate per interagire con le altre persone. Non si tratta solo di migliorare e approfondire le proprie relazioni sociali, ma anche di un trucco per mangiare meno rapidamente. Se si mastica più lentamente, infatti, i primi segnali di sazietà possono essere avvertiti in anticipo rispetto al solito. Per sentirsi gratificati da un pranzo o da una cena, inoltre, non c’è bisogno di alzarsi da tavola con la pancia che scoppia; anzi, l’ideale sarebbe concludere il pasto con ancora un po’ di fame.
I peccati di gola da mettere al bando
Esistono alcuni peccati di gola che sono più pericolosi di altri e che, proprio per questo motivo, dovrebbero essere banditi ogni volta che se ne ha la necessità. I dolci e le bevande zuccherate sono al primo posto di questa particolare graduatoria. Gli alcolici, oltre a essere dannosi per il fegato, forniscono calorie vuote, e cioè del tutto inutili per il corpo umano. Anche il consumo di formaggi dovrebbe essere moderato, poiché dopo la frutta secca, il burro e l’olio sono gli alimenti più calorici che si possano portare in tavola. Bisogna essere molto cauti, infine, con il sale: abbondare con i condimenti non è vietato, ma perché al posto del sale non si usano le spezie come il curry o il pepe? In alternativa ci si può servire di erbe aromatiche come la salvia e il rosmarino. Si pensi a un piatto di pasta condita con del sugo di carne: si mette il sale nell’acqua della pasta, poi si sala la carne, si fa lo stesso con il sugo di pomodoro e magari si conclude il tutto con una bella grattugiata di parmigiano, a sua volta ricco di sale. In men che non si dica, e solo con un primo piatto – per quanto abbondante – ci si ritrova ad essere andati oltre il limite massimo raccomandato di 5 grammi di sale al giorno.
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