Un tempo era Facebook il principale alleato delle aziende: una piattaforma nuova, in grado di attrarre miliardi di utenti in tutto il globo, mescolando facilità di utilizzo e presenza di dati decisamente di peso, quali nomi e cognomi. Ricordate il mondo della rete prima di Facebook? Nickname, avatar, un forte senso dell’anonimato: Zuckerberg ha cambiato tutto. Eppure oggi, nonostante il tramonto di Facebook sia ben lontano, assistiamo al momento di massimo splendore per il “fratello” minore, entrato a far parte della famiglia di Facebook ormai da qualche anno: parliamo di Instagram, il social network prevalentemente dedicato al mondo dei contenuti fotografici.
Instagram nel tempo si è evoluto, assimilando e integrando diverse funzionalità, tra cui le tanto celebrate Instagram Stories (con il loro mare di sticker) e le Instagram TV, dei video che hanno ribaltato il paradigma di Youtube, con una visualizzazione da orizzontale a verticale. E non si fermerà certo qui.
Una grande attenzione sta arrivando, per Instagram, da parte della aziende, che vedono nel social network una nuova possibilità per raggiungere un pubblico a dir poco immenso. Instagram e azienda sono davvero un binomio vincente? Cerchiamo di scoprirlo insieme!
Instagram e aziende – Come gestire il proprio profilo?
Chiariamo fin da subito che una risposta assiomatica non esiste. Il modo di gestire la propria pagina, nei suoi punti più specifici, dipende in buona parte dal tipo di azienda di cui stiamo parlando. Per cui, se è vero che alcuni punti restano fermi, come usare al meglio gli hashtag su Instagram, altri possono variare, anche di molto, nelle varie tipologie di impresa. Per questo improvvisarsi come social media manager o come social media strategist non è la migliore delle ipotesi, perché si rischierebbe di perdere solamente tempo in un progetto digitale senza alcuna via per il successo. E, se è vero che il tempo è denaro, a voi le conclusioni.
Come dicevamo più sopra, è anche vero che alcuni punti restano fermi. Un esempio? Una buona presenza su Instagram è un ottimo biglietto da visita. Da un lato, avere un profilo molto curato sottintende una grande attenzione per l’importanza dei social media, donando all’azienda un’immagine moderna, accattivante, attenta alla realtà che ci circonda, ogni giorno più legata al digitale. Dall’altro serve anche a dare al pubblico una immagine: un buon profilo Instagram di un B&B può trasmettere al pubblico la genuinità dell’attività, la pulizia delle stanze, l’attenzione alla colazione; un’azienda di marketing può invece mostrare le proprie attività, le proprie capacità nel gestire in maniera efficace le potenzialità dei mezzi a disposizione; un negozio di abbigliamento può mostrare non solo l’attenzione per la propria collezione, ma la stessa estetica, come gallery dedicate a abbinamenti e molto altro.
Di esempi ne potremmo fare a decine, ma resta un’ancora fondamentale: Instagram può essere sì una vetrina, ma utilizzarlo esclusivamente in questo modo significa ridurre immensamente le possibilità del social media, sfruttandone una minima percentuale.
Instagram e azienda – Creare una community
Utilizzare Instagram (ma in generale qualsiasi social media) come uno strumento in cui l’utenza è esclusivamente passiva è il più grande errore che si possa fare. Il marketing oggi passa per il coinvolgimento dell’utenza stessa, nel creare una community che si muova intorno alla nostra azienda, grande o piccola che sia: non crediate quindi che parlare di community si limiti alle grandi imprese, perché è un concetto che può davvero adattarsi a ogni realtà.
Nonostante oggi Instagram non permetta di creare ancora gruppi, infatti, la community può formarsi semplicemente attraverso lo spazio comune, quello dei commenti. Nei commenti può infatti muoversi uno scambio che non sia semplicemente dal creatore al fruitore, ma anche dal fruitore al creatore e anche tra più fruitori. Una rete quindi di opinioni, domande, pensieri, importante nel far sì che l’utente si senta parte di qualcosa: seguire un brand diventa così una esperienza personale, interiorizzata, rende “fan”, che sia di una grande attività o del pub sotto casa che, per noi, ha i migliori hamburger della zona.
Le Instagram Stories non hanno fatto altro che amplificare le potenzialità del mezzo, grazie alla possibilità di rendere più facile il contatto tra creatore e fruitore: sondaggi, domande, risposte dirette alle stesse stories, sono elementi che insieme spingono il fruitore a intavolare una discussione, a costruire un contatto, a amplificare l’esperienza stessa.
Coinvolgere l’utente, per una azienda, può diventare un mantra in grado di fare la differenza.