Nel 1970, non era facile per una donna viaggiare da sola, quindi si progettava un viaggio in due o in compagnia di parenti, oppure una gita organizzata, stabilire dove andare, non era facile, di solito si preferiva una città dove conoscevi un’amica o era residente da tempo, o qualche componente della famiglia oppure un’amica. Quella primavera, insieme a mia cugina, ci siamo spinte sino alla bella e accogliente città di Perugia, curioso luogo che sorge sulla sommità di un colle e occupa altre creste di quelli vicini, di origine etrusca, ha la pianta a stella caratteristica di questa superba città. Fu importante centro tra (il III e il I sec. a.C.) conserva molti edifici medievali è considerata una delle più ricca, città artistica italiane. L’Arco Etrusco (III-II sec. a.C.) era la porta principale della cinta delle mura etrusche; è detto anche Arco di Augusto, Affiancato da due torri, sia l’iscrizione, sia l’arco cieco, eretti nella parte più alta, sono di epoca posteriore (40 a.C.), gli Etruschi furono probabilmente i primi a usare l’arco nelle loro costruzioni. Da visitare la Cattedrale (1345-1490), la costruzione si protrasse per un secolo e mezzo; la facciata è rimasta rustica e incompiuta, l’interno ha tre navate separate da pilastri, l’abside poligonale con coro ligneo intagliato, fanno bella mostra di sé è opera del maestro Giuliano da Maiano e aiuto, del (1486). In una cappella della navata sinistra, si trova un bellissimo tabernacolo del 1498, che conserva il leggendario anello nuziale della vergine. Nella cappella dedicata a San Bernardino, il quadro della Deposizione, una delle più belle opere del Barocci del (1569). Mentre la Chiesa del Gesù (fine del XVI sec.) La parte superiore della facciata fu terminata, base a un modello dell’epoca originale, nel 1932. All’interno, notiamo il soffitto di legno intagliato e dorato del XVI. Sotto la chiesa ci sono tre interessanti oratori.
La chiesa della Madonna della Luce, costruzione rinascimentale eseguita da C. Roscetto e G. Danti ha un bel portale sulla facciata e all’interno la volta è affrescata da Giovanni Battista Caporali nel XV secolo. Centro simbolico della città è la fontana Maggiore XIII sec. è una dei più bei,posti dell’epoca, restaurata nel 1948-49, ha ridato alla fontana corrosa dal tempo, l’antico splendore. La Galleria Nazionale dell’Umbria possiede sede nel Palazzo dei Priori o palazzo Comunale, fra i tanti dipinti notiamo la nicchia di san Bernardino, opera del Perugino e dello stesso pittore, l’adorazione dei Re Magi, inoltre è possibile dare uno sguardo agli smalti avori e bronzi di antica data. Un salto all’Oratorio di San Bernardino, costruito in onore del Santo, che spesso era presente nella città per predicare. La facciata policroma è rivestita di finissimi bassorilievi, è un capolavoro di architettura rinascimentale, eseguita tra il 1457 e il 1461, da Agostino di Duccio. Il nostro passeggiare tra le poco ampie strade, ci avvicina alla Porta Marzia, Antonio da Sangallo il giovane, nel costruire la Rocca Paolina incorporò nel bastione orientale questa parte’ già preesistente costruzione etrusca risalente al III sec. a.C. salvata nel lontano1540 da un artista. La porta presenta un’originale decorazione: da una finta balconata si affacciano i busti di Giove e i Dioscuri oltre a due teste di cavalli. Una strada sotterranea che percorre la Rocca e le costruzioni medievali in essa inserite. Non possiamo dimenticare di visitare l’ipogeo di S. Manno (III-II sec. a.C.), tomba etrusca, che oggi è diventata la cripta della stessa chiesetta. Nell’entrata Primitiva, a sinistra della vera tomba, un’ epitaffio importante, un’ iscrizione etrusca, difficile da interpretare. Stanche ma felici, dopo circa tre giorni di lunghe e interessanti scoperte, rientrammo nella nostra città, con il desiderio di scoprire anche nella nostra cittadina marinara, capolavori nascosti o sconosciuti dai più. Durante il viaggio di ritorno continuammo a parlare delle scoperte fatte a Perugia e le sue stupende opere d’arte.
Anna Sciacovelli