“Tante volte c’eravamo detti di voler chiarire questa situazione, ma non c’era mai stata l’occasione giusta per farlo. E’ doveroso far presente a tutti come le cose. Non siamo qui perché vogliamo creare allarmismi o destabilizzare l’ambiente. Il progetto c’è, va avanti con decisione, ma è giusto sapere come stanno le cose”. Il presidente Giuseppe D’Agostino esordisce così in sala stampa. Lui che ha sempre ritenuto doveroso essere chiare e diretti con i tifosi, parte attiva e non semplici spettatori della vita del club, ha voluto fortemente questo incontro: “Quando sono entrato a settembre, entrati da sponsor. A settembre mi chiamarono dicendo di non avere più soldi. Da quel momento c’erano da pagare 1 milione 700 euro per finire il campionato. E quei soldi li ho messi tutti quanti io. La situazione che abbiamo trovato ora è chiara a tutti. Ma quello che ci dà problemi non è la situazione debitoria. Ma soprattutto i danni di immagine. Non potevamo andare da nessuna parte, né chiedere calciatori a club importanti. Abbiamo lavorato per ricostruire l’immagine della società. A questo si aggiunge anche una situazione legata agli impianti non facile. Per non parlare degli sponsor. Dopo tutto quello che hanno fatto in passato anche io non farei da sponsor alla Casertana. Mi aspettavo, però, una presenza maggiore di tifosi allo stadio. Siamo una delle province più popolose, con 900.000 abitanti e facciamo 450 paganti”.
AVANTI SENZA PAURA – “Non siamo qua perché ci vogliamo dare una ridimensionata. Abbiamo voluto questa conferenza per chiarire definitivamente quale è la situazione. Dobbiamo soltanto stare tutti compatti, fare sacrifici ed andare avanti facendo le cose il meglio possibile. Non vuol dire, dunque, che costruiremo una squadra modesta. Assolutamente no. Ma la gente deve sapere come stanno le cose. Insomma tutta questa situazione mi abbatte o mi demotiva . Anzi. A me quando il gioco si fa duro mi piace giocare. Sarà sempre una squadra competitiva. Anche a me piacerebbe vincere il campionato, ma so che non è facile. Si sono società come Lecce e Catania che investono tanto da anni, altre ne sono usciti fuori dopo tanti tentativi. Bisogna soltanto lavorare e di farlo bene. Non ci possiamo permettere errori vista la situazione. Ma a me non piace perdere. Non saremo mai una squadra cuscinetto. Saremo sempre la Casertana e ci faremo onore ovunque. L’importante è costruire una grande Casertana soprattutto dal punto di vista morale e umano. I debiti ci sono, ma non ci spaventiamo. Dobbiamo andare avanti”.