Nel 1808, quando l’Imperatore Napoleone Bonaparte, conferì al fratello Giuseppe il trono delle due Sicilie, il Comune di Bari, si reggeva con un particolare statuto, che spesso è stato cambiato nel corso dei secoli, sostituito poi il 1 aprile 1798, da una nuova capitolazione, la quale prevedeva fra l’altro, la presenza di tre sindaci, in rappresentanza dei ceti della popolazione. Tale ordinamento fu abolito da una legge sulla divisione e Amministrazione del Regno, promulgata dal Re Giuseppe l’8 marzo del 1806 , in applicazione della quale doveva esserci un solo sindaco e due eletti (preposti uno alla polizia urbana e l’altro alla supplenza del Sindaco o di entrambi), nominati dal decurionato. In base poi a una nuova legge, del 20 maggio del 1808, lo stesso re nominava il sindaco e gli eletti designati dal decurionato, tranne alcuni casi in cui la nomina era fatta dall’intendente, fissando pure lo stato discusso del Comune.
Nel luglio del 1808, Giuseppe, passato a reggere le sorti della Spagna, fu sostituito dal cognato.
Il generale Gioacchino Murat, il quale, durante gli anni in cui cinse la corona delle due Sicilie, ordinò che le autorità comunali nell’esercizio delle proprie attribuzioni e nelle cerimonie ufficiali, indossassero un’uniforme, della quale fissò ogni particolare con un decreto del 17 gennaio 1815, che il segretario generale dell’intendenza diramò a tutti i sindaci della provincia.
La foggia della divisa indossata dai sindaci e dagli eletti della città di Napoli, presentava leggere varianti rispetto a quella dei colleghi delle altre città, ma il predetto decreto ne indicava ogni dettaglio con ricchezza di particolari.
Per quanto riguardava la Città di Bari, la “montura” cioè l’abito, o divisa del primo cittadino, era di colore blu, guarnita di bottoni dorati con collare, sacche e rivolte ricamate in oro, in guisa da formare tre bacchette unite.
Egli si ornava inoltre di una cintura di seta pura composta di tre colori, bianco, celeste e amaranto, con frangia a fili d’oro. Il cappello era montato con “ciappa” spilla d’oro e bottone uguale. Portava anche un sottabito bianco ed era armato di spada.
I due eletti si abbigliavano nello stesso modo ma le bacchette del ricamo erano due invece di tre.
I sindaci e gli eletti, nominati invece dall’intendente, indossavano l’abito blu, la cintura con frangia di seta tricolore e il cappello, ma si fregiavano di ornamenti senza bacchette e non portavano la spada; la cintura degli eletti aveva la frangia bianca.
Anna Sciacovelli