Un apostrofo rosa. Una manifestazione d’affetto. Una forma codificata per attestare pubblicamente un legame personale. Tante definizioni diverse per un unico gesto: il bacio.
Poeti, musicisti, artisti ogni giorno enfatizzano il valore emozionale di questa forma di contatto che non appartiene solo all’umanità, ma è diffusa, seppur in maniera più sporadica, anche tra gli animali. Ma in questo articolo non si parlerà di frasi d’amore ispirate al bacio ma di chi dedica il suo tempo a comprendere e capire quali meccanismi regolino e quali conseguenze comporti sulla nostra vita questa semplice azione. Esiste, infatti, una scienza nata nel diciannovesimo secolo chiamata Filematologia, che si occupa di studiare il bacio dal punto di vista biologico, senza dimenticare le implicazioni antropologiche che ne derivano. Ecco le 5 scoperte più interessanti che sono state fatte negli anni:
Baciare manda in blackout l’organismo
146 muscoli, di cui 34 solo del viso, sono coinvolti ogni qualvolta baciamo qualcuno. I sensi, soprattutto se si tratta di un nuovo partner, si acuiscono al massimo per raccogliere quante più informazioni possibili sulla persona che si ha di fronte. Secondo alcuni studiosi la motivazione per cui baciamo, di romantico ha ben poco. L’obiettivo del cervello è quello di trovare una corrispondenza biologica che porti ad una conseguente riproduzione e sopravvivenza della specie.
Il lato giusto è quello destro
Dal punto di vista meramente statistico, la maggior parte delle persone inclina la testa a destra quando è in procinto di baciare. Uno studio condotto dal Prof Onur Gunturkun della Bochum University ne sarebbe una ulteriore conferma. Egli, osservando 134 coppie di diverse nazioni, ha notato come il più del doppio di esse tendano a ruotare in contemporanea la nuca a destra. Ciò avrebbe, secondo il suo parere, una motivazione scientifica. Come il bambino tende ad inclinare il capo della placenta e poi sulle spalle dalla mamma, così, uomini e donne tendono a baciarsi proprio da quel lato: il destro
Baciarsi non è sempre stato legale
Nel 1439 Enrico VII, re di Inghilterra, proibì al suo popolo di baciarsi per prevenire il rischio di malattie. Questa legge portò altri sovrani a seguire il suo esempio. Una di queste, la più estrema, sarebbe stata emanata a Napoli il 9 marzo 1562. Si dice, ma non ci sono fonti storiche che attestato questa che, quindi, rimane, per il momento, una leggenda, che il re proibì di baciarsi in pubblico e che i colpevoli sarebbero stati condannati a morte.
La concezione del bacio nel mondo
Paese che vai, usanza che trovi! Secondo Justin R. Garcia, studioso dell’Università dell’Indiana, meno della metà delle culture concepiscono il bacio passionale. Su 168 e solo il 46% bacia in modo romantico e il 10% della popolazione mondiale non si bacia proprio. E che ciò ci appaia assurdo è normale. La nostra visione del mondo, quella occidentale, è quella che, dati alla mano, meno concepisce che possano esistere modi diversi di interpretare la realtà.
Il bacio e i benefici per la salute
Nonostante sia sconsigliato baciare qualcuno con l’influenza, gli studiosi concordano sul valore benefico che lo scambio di saliva comporta. Lo scambio di batteri che avviene quando si bacia qualcuno, anche per soli 10 secondi, avrebbe un effetto simile a quello di una vaccinazione e sarebbe in grado di rafforzare notevolmente il sistema immunitario. Baciare è anche un buon rimedio per il mal di testa e la depressione, per tenere i denti puliti e uno dei modi più divertenti di bruciare qualche caloria.