Presentazione del libro di poesie autore Prof. Bruno Aurisicchio dal titolo: “Bisbigli dell’Anima”, presso la Bottega Galleria, ” L’angelo a Pois” di Marilena Teodoro, la quale ha letto egregiamente alcune poesie scelte dall’autore, mentre a presentare l’evento è stata chiamata la sig. na Amalia Perrone, il mio compito, esporre, sondare ed esprimere un parere sulla poetica del libro, dal titolo: “Bisbigli dell’anima” dal Titolo L’Amore e l’Anima. Dopo aver letto le poesie, contenute nel libro del poeta Bruno Aurisicchio dal titolo, “Bisbigli dell’Anima”, nel quale il poeta, parla di sé, della musica del silenzio, dei suoi sogni, dell’universo nel suo insieme, formando un cerchio magico della vita. A mio modesto avviso, sono pennellate di colore che non si fermano alla linea dell’orizzonte, ma vanno oltre. Il poeta, di fronte ad uno specchio immaginario, evidenzia la propria anima esternandola poi con le parole che giungono al nostro cuore. Carissimo poeta, se ti soffermi, a guardare il tuo viso nello specchio, si riflette un volto con una rete di rughe quasi non tuo, consumato dall’angoscia del vivere costantemente in attesa di ritrovare l’amore. Spesso non ti accorgi e non soppesi, il silenzio e le lacrime della tua anima, che soffre l’oblio di una solitudine abissale. L’arte poetica, sono la più pura delle arti, che si esprime in Bruno Aurisicchio, attraverso esperienze esistenziali, in cui l’amara percezione di una realtà aspra si trasfigura, nelle immagini di un possibile altro modo di vivere, luminoso e sublime, la propria umanità come appagamento nell’armonia del tutto. Un sogno di speranza, insieme alla non facile gioia, di una felicità possibile, forse che il sogno costituisca la vera libertà della vita perché ci affranca di responsabilità quotidiane. Ora il ripiegarsi commosso e umano sulla propria nostalgica malinconia, quasi rassegnata dal dolce calar della sera, quando l’animo anela la luce, si accorge che si chiude geloso sulle memorie e sui ricordi di passati momenti gioiosi. L’irrompere inatteso dei colori del tramonto, esultano, ristorati dalla sottile pioggia che irrorano i suoi occhi, invocata dalle fatiche e dal vivere solo. Poi, l’incontenibile gioia di un bimbo, che incauto con la mente vola, esulta e gioisce, quando la natura beffarda delle illusioni, fa sbocciare da un ramoscello secco d’ulivo un nuovo virgulto, pieno di piccole foglie. In questa sua ultima fatica, il poeta Bruno Aurisicchio è continuamente ispirato e sorretto, dal sogno della vita. Il suo profondo lirismo, s’inabissa nell’anfratto più segreto e ignoto dell’anima, che sfilacciata dal dolore, raccoglie brandelli stappati, di un’anima in pena e di un’esistenza illusa e delusa. L’angoscia esistenziale, s’impadronisce di tutte le sue cose, nei suoi occhi, lampeggia, il viso dolente, di un gabbiano dalle ali bianche, che incredulo cerca un appiglio, in un mare in tempesta. Forte, come un’antica roccia, la tua cifra poetica si collega ai filoni Pugliesi più densi dell’umana inquietitudine. Il suo narrare, coinvolge il lettore con il linguaggio essenziale e poeticamente espressivo, con eleganza raffinata, tu scrivi cose, che diversamente non si potrebbero dire, con un ritmo incalzante, quasi singhiozzante, nel tumulto dei tuoi contrastanti sentimenti. Nel silenzioso e amorevole “Bisbigli-ano”, e vibrano le corde più nascoste, della tua “Anima”.
Anna Sciacovelli