La credenza comune dice: che il gatto è furbo, ma non come Beniamino, questi detti si basano su solide basi e sacrosante verità.
Lo sappiamo per esperienza, che un gatto affamato diventa audace e scaltro, grazie alla sua furbizia riesce a mettere nel sacco il proprio amico Umano.
Il gatto Beniamino, non sapendo di essere ripreso da una telecamera, esce dal suo “canestro letto ”, e cerca di far rotolare una pallina fuori dallo stesso, iniziando a giocare senza coinvolgere l’umano, così facendo, quasi sempre, cerca di allontanare da sé l’attenzione dell’umano, aggirandolo con i suoi sotterfugi e con i suoi salti e miagolii di gioia rincorrendo la palla.
Inizia a correre, da destra a manca, inseguendo la palla facendo allontanare da sé lo sguardo non opportuno del padrone, il quale vedendolo felice si distrae facilmente e lo lascia in pace, il micio cerca di aggrapparsi su di una sedia, sulla poltrona, infine sul divano senza riuscirci, si avvicina allora al piatto, che contiene la coscia di pollo rosolata al forno,l’annusa, quasi sniffando, si lecca i vibrisse, poi continua nella sua esplorazione mantenendo una certa distanza dal piatto che contiene quella saporosa leccornia.
Il suo pensiero e i suoi occhi restano concentrati al piatto, restandone lontano non riesce a toccare il pollo.
Inizia a fare finta di saltare di mordere la palla poi cerca di rincorrere la propria coda inutilmente e dopo quasi quaranta minuti, di corse smorfie e salti esibendosi quasi su di un fantomatico palcoscenico inesistente, finalmente si accoccola stanco acciambellandosi nella sua cesta, l’umano lo sente ronfare esplode dicendo a se stesso: “Finalmente dorme”.
L’attenzione dell’umano si sposta sul proprio Compiuter, deve verificare un conto condominiale.
L’umano, preso dal proprio lavoro non guarda più il piatto e nemmeno il suo superbo MIAO, che poco distante dorme pacificamente accoccolato nel suo canestro, che usa come letto.
il piatto vuoto piange, la coscia è sparita nel nulla.
Allora l’umano, si chiede che fine avrà fatto? Il gatto ronfa, ma il piatto è vuoto è veramente un grande Rebus, che fine avrà fatto la coscia?
La risposta, la ebbe il giorno dopo, nel “cesto letto” del gatto, la donna di servizio trovò l’osso pulito e spolpato, della coscia nessuna traccia.
La verità, venne fuori, anche dalla telecamera dimenticata accesa, il suo Beniamino si leccava i baffi, dopo aver cenato con la coscia di pollo.
Anna Sciacovelli