Nomadi della tarantella, ambasciatori del folk pugliese nel mondo, una carovana gitana di passaggio, mentre le fiamme dei falò guizzano al tramonto, donne e veli quasi impalpabili che si muovono intorno al fuoco, leggere come libellule, dalle ali invisibili leggere, e trasparenti, trascinate da una musica sensuale e travolgente.
Michele Mangano con la sua perfetta carovana, incarnano la totale libertà di essere ovunque, e con chiunque, di vivere una vita di libera passione senza costrizioni di sorta, ascoltando il ritmo della natura, il vento in tempesta le turbolente onde che schiumano furiose sugli scogli, una versione universale dello stile nomade.
Le donne con le loro movenze, sembrano dipingere un sogno dai colori intensi e sensuali, creando un gioco di contrastanti, sensazioni passionali e sensuali e nel contempo immergersi in un universo immaginario, acceso di calde sfumature profonde e misteriose, scandite dal battito non da battito di un orologio ma in preda ad una forte emozione d’amore.
Questo mio dire, sono parole ispirate a un sogno che racchiude tutte le culture mediterranee, ma che possono essere vissute solo nel profondo Sud.
Dove il gruppo, degli “Zingari”, compie un vero e proprio viaggio, nella danza pura, che partendo dalla Tarantella partenopea, si allarga a dismisura, sino a raggiungere l’alto Gargano, per ritornare nel basso Salento, dove le terre bagnate dal “Mare Nostrum”, diventa uno scrigno colmo d’infiniti tesori.
Un giusto e valido incrocio, di viaggiatori, dalle svariate e diverse etnie, corsari, pirati, briganti, berberi, saraceni, furfanti, ma anche da uomo dabbene, che si ritrovano mescolati, in un crogiuolo di sangue, dove la vita pulsa, senza infingimenti.
A mio modesto avviso, l’arte con la natura selvaggia, non ha regole e nemmeno freni, la natura selvaggia e le diverse affinità di vita, unite diventano una vera esplosione di note, di passi e di danze, che esplodono, da uno scrigno tutto da scoprire, ricco d’infiniti tesori sommersi, che affiorano con la Bella Cumpagnia o con La Danzanova Folk, oggi considerato per la danza, l’unico fiore all’occhiello dell’intera Regione Puglia.
Anna Sciacovelli