Le chiamavano” Le Marrochinate”, erano le donne vittime di violenze, stupri e omicidi, nelle Province di Frosinone e di Latina, compiute dalle Truppe Marrochine, dell’esercito Francese, (cioè i nostri alleati), dopo aver battuto i nazifascisti nel 1944, durante la seconda guerra mondiale.
Tutta questa violenza fisica ai danni di svariate migliaia di individui di ambo i sessi e di tutte le età (in special modo) effettuati dai goumier francesi inquadrati nel Corpo di spedizione francese in Italia (Corps expeditionnaire Francais en Italie)-CEF durante la campagna d’Italia della seconda Guerra Mondiale.
Questi episodi di violenza, sfociavano a volte in esecuzioni coatte, degli abitanti delle zone sottoposte a razzia e violenza, raggiunsero l’apice durante i giorni immediatamente dopo l’operazione Diadem e lo sfondamento della linea Gustav, da parte degli alleati, giorni in cui presumibilmente le truppe marocchine ebbero un via libera, da parte dei comandi, consentendo ai goumier di razziare, rastrellare e infierire sull’inerme e civile popolazione, al di là della linea difensiva tedesca.
Il 14 maggio 1944 i goumier attraversarono il terreno apparentemente insuperabile dei monti Aurunci. Aggirarono le linee difensive tedesche, nella valle del Liri, consentendo al XIII Corpo britannico di sfondare la Linea Gustav, e di avanzare fino alla successiva linea di difesa predisposta dalle truppe germaniche, la linea Adolf Hitler.
In seguito a questa battaglia, si ritenne che il Generale Alfonse Juin, abbia dato ai suoi soldati cinquanta ore di totale libertà, “quasi un falso proclama o decreto da lui stesso emanato”, durante quelle ore avvennero scellerati saccheggi dei paesi e borghi, inaudite violenze perpetrate, su tutta la popolazione locale, dai bambini di pochi anni ad anziani settantenni.
A seguito di queste violenze sessuali, molte persone furono contagiate da sifilide, gonorrea e altre malattie a trasmissione sessuale, eliminate solo con la terapia e l’uso della penicillina. Molte donne restarono gravide, altre abortirono, altre ragazze abusate, preferirono il suicidio, molti infanticidi della prole nata da quegli stupri, si verificarono in quel tremendo periodo.
Il Sindaco di Esperia, Comune di Frosinone di quel periodo affermò, che nella sua città settecento persone, su duemilacinquecento abitanti, è stato stuprato. Lo scrittore Norman Lewis, all’epoca ufficiale britannico di stanza a Montecassino, narrò gli eventi: ”Tutte le donne di Patrica, Pofi, Isoletta, Supino e Morolo, sono state violentate… A Leonida il 21 Maggio del 44’ hanno stuprato cinquanta donne e siccome non ce n’erano abbastanza per tutti, hanno violentato anche i bambini e i vecchi”.
I Marrochini di solito, aggrediscono in due- uno ha un rapporto normale, mentre l’altro sodomizza, (dal Libro”Napoli ’44 scrittore Norman Lewis).
Sono trascorsi settantaquattro anni da questi avvenimenti, i quali restano indelebili nella mente, di chi li ha vissuti in prima persona.
Anna Sciacovelli