Secondo i dati Istat resi noti oggi, a giugno le vendite in valore al dettaglio salgono dello 0,6% su base mensile e dell’1% su base annua.
“Dati altalenanti! E’ da novembre 2024 che si alternano rialzi e ribassi su base congiunturale. Ora a giugno, dopo il calo di maggio, si è tornati in territorio positivo, ma certo non si tratta di dati esaltanti. Ci sono, infatti, luci e ombre. Se rispetto a maggio 2025 tutti i valori sono in crescita, rispetto allo scorso anno quelli in volume sono tutti negativi, sia quelli alimentari che quelli non alimentari, mentre il +2,8% degli alimentari in valore, unico dato con il segno più, è solo un effetto ottico dovuto ai rincari dei Prodotti alimentari e delle bevande analcoliche a giugno erano decollati su base tendenziale del 3,5%” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Insomma, gli italiani continuano la loro dieta forzata, una cura dimagrante dovuta ai prezzi lunari e alla difficoltà di arrivare alla fine del mese. Si mangia meno ma si spende di più. Se si traduce in euro il dato dei volumi consumati su giugno 2024, le spese alimentari per una famiglia media scendono su base annua di 19 euro a prezzi del 2024. Una coppia con 2 figli acquista 27 euro in meno di cibo” conclude Dona.