L’origine del Tango Argentino, nasce e si sviluppa, verso la fine dell’anno 1880, i suoi movimenti rapidi e corti con volteggi contenuti, in spazi ristretti, diventa la danza della tradizione Argentina.
Ballo sospeso, tra tango e danza, contemporaneo, ideato e composto, inizialmente in Argentina, sia nelle musiche, che nei testi, può essere suonato, ballato, cantato, gli appartiene tra gli altri un insieme di elementi come la geometria, la rotazione, slanci, conflitti, tensioni e complicità.
Nella musica del tango, si ritrova il sentimento di chi avverte, la mancanza di qualcosa, di qualcuno, l’espressione più vera della nostalgia della propria casa, del rancore per tradimento, il rammarico del tempo che passa senza far ritorno.
Dell’intima relazione, che intercorre tra gli amanti, nella vita o nella danza.
Questa danza, all’epoca è stata rifiutata sia dalla classe media, sia da quella alta, della società, dal 1890 al 1920.
La stessa, trova giusto spazio e successo, nel 1910 a livello Nazionale e Internazionale.
I nomi degli autori di questa musica sono molti tra questi spiccano i nomi di Francisco De Caro, Enrique Delfino, Astor Piazzolla, divenendo Musica Nazionale Argentina.
I ballerini, si appoggia l’uno all’altro, quasi un asse condiviso da entrambi. Nel 1960-70 si afferma il tango fantasia, che molto si distacca dall’attuale Tango Nuevo.
In questo periodo, in tutto il mondo, si assiste a una diffusione capillare, e a una costante crescita di luoghi, dove si danza il tango, tutto questo avviene sin dall’anno 2000.
Segno di quest’avvenimento, sono il nuovo proliferare delle Milonghe, cioè i luoghi, dove, si balla e si vive il tango, in più, la nascita di nuove compagnie, che rappresentano la danza e il diffondersi del tango.
Nel tango, molte le figure simboliche, che accompagnano la danza, ballerini, che comunicano non con il volto, non con le mani, ma solo con il loro corpo, nella gestione dello spazio e dei passi. La lingua del Tango è il lunfardo, le sue origini furono di, un “argot o stang” dei prigionieri, “forte abbraccio”, usato nelle carceri Argentine.
Il tango, inizialmente era bandito perché chiamata Danza del peccato, per smentire questa stupida diceria, il giorno 16 dicembre 2014, l’Argentina, ha organizzato una Milonga all’aperto, in piazza San Pietro a Roma.
Circa 3000 ballerini, presero possesso della Piazza, per diffondere il messaggio, della diversità del tango, alla presenza del Santo Padre, danzarono per circa due ore il ” Tango”.
Anna Sciacovelli