Si dice: “Che la nota città di Martina Franca, sia sorta nel X secolo, grazie a un piccolo nucleo di tarantini, che per sfuggire alle angherie e alle devastazioni dei saraceni sbarcati a Taranto, i Cittadini, decisero di rifugiarsi sul Monte di San Martino, proprio in quel periodo, risalirebbe la nascita della città di Martina Franca.
La città di Martina Franca sorge su di un colle a 431m. sul livello del mare, sul più alto gradino della Murgia Meridionale in provincia di Taranto, da cui dista29 km, l’antica cittadina è uno dei borghi più interessanti e caratteristici delle Puglie, per il numero e la continuità degli edifici che la compongono. Palazzo Ducale (è il più grande del XVII sec.),il suo paesaggio naturale e per la particolarità del suo stile tardo barocco, che ingentilisce monumenti e case del centro storico. All’interno quasi tutti i saloni sono affrescati con scene di vita settecentesca e mitologiche
Dall’alto del suo colle si gode una visuale, tra le più emozionanti, soprattutto sul lato, che si affaccia sulla Valle d’Itria. La città è nota anche per il Festival della Valle d’Itria, una grande rassegna internazionale di musica classica. La reale fondazione del borgo risale invece, al 1300, quando il villaggio fu ampliato dal Principe di Taranto Filippo I d’Angiò, e per favorirne lo stanziamento, concesse a tutti i suoi sudditi, diverse franchigie economiche. Una particolarità, che dette le origini al nome della città denominata “Franca”proprio per il privilegio concesso ai suoi abitanti, conservando il nome Martina, in onore del Santo patrono, della Cavalleria Francese, lo stesso Principe Filippo, che ne disegnò lo stemma della città. Solo nel 1310- 1320 il quartogenito di Re Carlo II, principe di Taranto il quale andò a Roma, per rendere omaggio al Papa del Primo giubileo, Bonifacio VIII,( 1294-1303). In quel periodo sorse una nuova città fortificata, fra il mar Jonio e il mare Mediterraneo. Il nuovo insediamento intendeva raccogliere gente per la coltivazione delle terre abbandonate e per un migliore controllo della popolazione rurale. Dopo qualche anno l’incaricato del principe Francesco Monteleone, potè munire adeguatamente, una città capace di accogliere diverse migliaia di gente. Dando a tutti i cittadini, il permesso di acquare, di pascere, di ghiandare di legnare, liberamente, nel 1353, Re Roberto d’Angiò invierà a Martina Franca Pietro del Tocco, sottoponendo i cittadini a diverse tasse e balzelli. Nel XV sec. diventò feudo Aragonese mentre nel sec. XVI, il ducato passerà al nobile casato Caracciolo, nobilissima famiglia Napoletana.
Anna Sciacovelli