Il Coronavirus si sta espandendo in tutta Italia, in modo particolare in molte aree del Nord Est. Alcune regioni come il Veneto hanno visto ammalarsi molte persone nelle ultime settimana e hanno viste nascere sempre nuove restrizioni. Le restrizioni che sono state fatte scendere in campo, meritano di essere accolte a braccia aperte, è vero, perché è solo grazie ad esse che è possibile proteggere la popolazione e far sì che questo virus non si diffonda ulteriormente. È vero però anche che gli effetti della diffusione del Coronavirus possono risultare estremamente pesanti per le piccole e medie imprese del Nord Est, Veneto in modo particolare, così come per le innumerevoli realtà artigiane del territorio. Proprio per questo motivo è importante far scendere in campo anche un piano economico straordinario, che possa aiutare queste imprese ad ottenere il sostegno di cui hanno bisogno per non soccombere.
A parlare in questi giorni a favore delle imprese venete è il segretario di Cna Veneto Matteo Ribon. Matteo Ribon ha affermato che sono state innumerevoli le telefonate arrivate alle varie sedi territoriali nel corso delle ultime settimane, perché le aziende hanno bisogno di capire come devono muoversi, di capire come devono portare avanti il loro lavoro e quali siano le restrizioni che sono state messe in atto. Le sedi territoriali del CNA stanno ovviamente offrendo alle aziende tutte le informazioni di cui hanno bisogno, ma è importante che vi sia una maggiore trasparenza a livello nazionale. È vero, questa è una situazione che deve assolutamente essere affrontata regione per regione, ma se non c’è un piano nazionale complessivo su cui fare rivalta, è impossibile pretendere che la rete economica dell’Italia possa continuare a funzionare bene.
Il problema principale sembra essere quello relativo alla circolazione delle merci. Non devono essere messe in atto misure di restrizione sulla circolazione di componenti e macchinari che dal Nord Italia viaggiavano Verso il Sud, restrizioni queste che non sono necessarie infatti e che rischiano di mettere in ginocchio le aziende che proprio da questo genere di commercio ottengono i loro maggiori incassi. Per quanto riguarda invece il personale e la necessità di astenersi dal lavoro, la situazione è ovviamente di tipo completamente diverso. In questo caso infatti non si tratta di restrizioni poco necessarie. Anzi, si tratta di restrizioni importanti, fondamentali per proteggere la salute dei lavoratori ed evitare la diffusione del virus. Per fortuna, ha affermato Ribon, è possibile attivare le sospensioni del lavoro tramite Fsba, fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato e Cigo, cassa integrazione ordinaria. Secondo Ribon è però necessario anche sospendere i pagamenti per i contributi previdenziali, soprattutto per le aziende che lavorano nel settore del turismo, aziende queste che non hanno alcuna possibilità di poter continuare lavorare come hanno sempre fatto e che non hanno modo quindi di incassare denaro.
Queste sono per il momento solo delle richieste. La speranza è che vengano accolte in toto, così da permettere alle aziende del veneto di non perdere il loro denaro, così da consentire un clima favorevole per tutti. Non ci resta che attendere i prossimi giorni, con la speranza che arrivino notizie al più presto sulla situazione.