Con il doppio tampone negativo, si attesta la fine della fase acuta del Covid-19. Questo però non vuol dire essere giunti ad un recupero completo, tutt’altro: spesso sono necessari diversi mesi per ritornare alla vita pre-coronavirus! Non sono ancora chiari tutti gli esiti della malattia da Covid-19 ma risulta piuttosto evidente come un periodo più o meno lungo di immobilità e, nei casi più gravi, di ricovero in sedazione e con ventilazione assistita, provochi diversi disturbi che necessitano di una corretta riabilitazione che coinvolga più ambiti.
Per questo motivo, diverse strutture qualificate stanno avviando ambulatori di riabilitazione multidisciplinare per chi è passato attraverso il Coronavirus.
Obiettivi della Riabilitazione post Covid-19
Gli obiettivi della riabilitazione post coronavirus sono il ripristino o comunque il miglioramento della dinamica respiratoria e della mobilità muscolo-scheletrica, il recupero di energia e di forza, la cura delle complicazioni ed il recupero cognitivo ed emotivo.
Quando il quadro clinico, per gravità dell’infezione da Coronavirus, ha imposto ai pazienti un allettamento piuttosto prolungato, le ripercussioni sono inevitabili e non coinvolgono solamente l’apparato respiratorio ma anche quello muscolo-scheletrico e di conseguenza anche l’aspetto psicologico. Per questo risulta necessario il ricorso a dei programmi personalizzati di riabilitazione che tengano conto delle condizioni del paziente e della malattia.
La Riabilitazione post Covid-19
La riabilitazione post Covid-19 si articola in diversi ambiti:
Riabilitazione Respiratoria
Sebbene non siano ancora conosciute le conseguenze respiratorie a lungo termine di questa malattia, non è azzardato ipotizzare che la respirazione alterata necessiti di essere ripristinata con una riabilitazione respiratoria specifica.
La riabilitazione respiratoria prevede un programma che viene definito su ogni singolo paziente, personalizzato sulla base delle condizioni di partenza e che mira ad ottimizzare l’autonomia e a migliorare la qualità di vita.
Riabilitazione Neuro-Motoria
L’allettamento prolungato dovuto alla malattia, ha sicuramente prodotto problematiche posturali, vertigini, instabilità, debolezza e dolore muscolare e/o articolare con conseguenti, gravi limiti nello svolgimento delle attività della vita quotidiana. Risulta quindi necessario riabilitare anche la parte neuro-motoria e muscolare di chi è uscito dalla malattia.
La riabilitazione neuro-motoria serve a ridurre e possibilmente risolvere i danni provocati all’apparato osteo-artro-muscolare dalla lunga forzata immobilità.
Riabilitazione psicologica
Riadattarsi alla normalità, dopo una malattia come il Coronavirus non è affatto semplice. E’ difficile pensare che si possa guarire dal Coronavirus curando solo il corpo. Il drammatico impatto che il virus ha avuto sulla dimensione emozionale di chi ne è stato affetto non può essere trascurato. Deve essere preso in considerazione ed elaborato e il modo migliore per farlo è quello dell’aiuto di un terapeuta esperto.
L’intervento psicologico, in realtà, risulterebbe utile, se non necessario, anche per molti di coloro che non hanno preso il Covid-19. Chi ha subito dei lutti in famiglia ha dovuto affrontare un’esperienza devastante. Persone care cui non si è potuto dare un saluto, né l’ultimo prima del trapasso, né quello dei funerali.
Riabilitazione multidisciplinare
Riabilitazione multidisciplinare, dunque: i diversi professionisti intorno al paziente secondo un percorso definito
- valutazione delle condizioni psico-fisiche del momento
- analisi del percorso della malattia
- definizione del piano di lavoro adeguato
- esecuzione monitorata del piano di lavoro
- eventuali aggiustamenti nel corso dell’attività
- valutazione conclusiva
Si tratta di un lavoro nel quale il paziente svolge un ruolo fondamentale che lo vede costantemente coinvolto nelle valutazioni e nelle decisioni. Intorno a lui i diversi specialisti: Medico fisiatra, Medico dietologo, Psicologo, Fisioterapista, Logopedista. Un team multidisciplinare che si allarga, a seconda delle necessità, alle altre specialità mediche.
Questo è l’approccio per aiutare chi ha sofferto di questa terribile malattia ma anche chi ne è stato testimone, a recuperare un trauma fisico e psichico che ha sicuramente lasciato un segno profondo.