Il mercato delle auto a livello globale parla sempre più asiatico, con la Cina che di recente ha superato il Giappone come Paese che maggiormente esporta veicoli in tutto il Mondo. Una circostanza che ha portato l’Unione Europea a interrogarsi e a indagare sulla situazione di Pechino, dopo gli ingenti sussidi governativi al settore automotive.
Malgrado questo, i mezzi nipponici continuano a far registrare ottime performance in termini di immatricolazioni nel Vecchio Continente, Italia inclusa, con i nostri cittadini che spesso e volentieri optano per auto giapponesi, a fronte di prezzi contenuti e una qualità/prezzo molto buona, senza contare gli alti livelli di sicurezza e di prestazione.
Anche nel settembre appena trascorso, come rivelano i dati rilasciati dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, i brand provenienti dall’arcipelago asiatico hanno vissuto una crescita molto rilevante, che va di pari passo con tutto il settore, che finalmente intravede la luce dopo anni terribili dovuti alle crisi economiche e all’innalzamento dei prezzi.
Settembre 2023: le vendite di auto giapponesi in Italia
Come accennato in precedenza, il Giappone è ancora protagonista del settore automotive italiano che, come accade ormai da mesi, è interessato da un rilevante crescita delle immatricolazioni, con settembre che si è chiuso con un +22,8% rispetto allo stesso periodo di riferimento del 2022, doppiando quasi quanto ottenuto ad agosto e triplicando le percentuali di giugno e luglio.
In questo contesto, i marchi del Sol Levante hanno viaggiato in territorio più che positivo, con solo due eccezioni. Partendo dal basso, infatti, vediamo che a dover constatare una perdita percentuale di immatricolazioni sono stati i brand Subaru, con un -15,93% e Mitsubishi, con un decremento addirittura del 39%, confermando un periodo davvero nero per la casa produttrice di Tokyo.
Passando ai costruttori “in positivo”, la posizione più bassa è occupata dall’Honda, che comunque cresce del +22,51%, vendendo a settembre 2023 un totale di 909 veicoli, coprendo una fetta di mercato pari allo 0,67%. Simile nelle prestazioni, Toyota, con un incremento delle immatricolazioni del 25%, oltre 10mila auto vendute, che la piazzano al secondo posto tra i brand che in valore assoluto hanno performato meglio in questo periodo, dietro solo a Fiat e davanti a Volkswagen. La più grande casa automobilistica giapponese ha rappresentato il 7,57% del totale delle immatricolazioni.
Medaglia di bronzo per Mazda, con una crescita del 40,41% e un totale di vendite pari a 1376 veicoli, ma con una quota sul totale dell’1%. In seconda posizione, la Nissan, con ottime performance pari al +54,13% rispetto allo scorso anno, 3474 unità vendute e una quota del 2,55%.
La Regina dei brand giapponesi è stata infine Suzuki, con una crescita del 57,52% e un totale di 3549 veicoli immatricolati, pari a una quota del 2,55%. La casa di Hamamatsu, entrata da tempo in orbita Toyota, sembra essere particolarmente apprezzata in determinate aree del nostro Paese, ad esempio in Toscana, come dimostrano le tante ricerche online degli utenti che vogliono mettersi in contatto con l’Assistenza Suzuki Firenze, o che ricercano concessionari e rivenditori autorizzati del noto marchio giapponese.
Gli altri marchi venduti in Italia
Le ottime performance dei brand giapponesi, come dicevamo, riassumono una situazione molto positiva per l’intero settore, con performance molto soddisfacenti anche per gli altri costruttori dell’automotive non nipponici.
Il Gruppo Stellantis, infatti, a settembre 2023, è cresciuto del 24%, con la Jeep che ha ricoperto il ruolo da protagonista, incrementando le immatricolazioni addirittura del 109%. Stesso discorso per gli altri brand, con crescite più contenute, ma con la Fiat che piazza 2 modelli nella top3, con la Panda prima e la 500 terza.
Anche il gruppo Volkswagen può ritenersi soddisfatto. Con una crescita vicina al 20%, i tedeschi vedono nella Cupra il cavallo vincente per il mese scorso, con un exploit del +45% e la T-Roc in settima posizione della top10 delle auto vendute in Italia.