La presidente Meloni ha dichiarato oggi che il Governo sta “lavorando a un’analisi del funzionamento del mercato italiano per comprendere se eventuali anomalie nella formazione del prezzo unico nazionale possano essere la causa di aumenti ingiustificati, perché sarebbe inaccettabile se ci fossero speculazioni sulla pelle di chi produce e crea occupazione”.
“Bene, era ora! A nostro avviso, in verità, non c’è alcun bisogno di fare ancora altre analisi. Rischiamo che nel frattempo il paziente muoia. Che ci siano delle anomalie sulla formazione del prezzo dell’energia, infatti, è cosa oramai chiara a tutti. Noi lo andiamo denunciando ininterrottamente dal 2022. Urge che si impediscano le speculazioni nel settore energetico e gli extraprofitti milionari, che non sono nemmeno tassati. In ogni caso, meglio tardi che mai” afferma Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Speriamo che si passi al più presto ai fatti. Le cose da fare sono arcinote: l’Europa deve abbandonare il System Marginal Price, il TTF di Amsterdam e deve ripensare del meccanismo delle aste Ets, il sistema europeo di acquisto dei permessi per emettere CO2 che consente speculazioni; l’Italia deve rivedere la formazione del Pun e i meccanismi di incentivazione delle rinnovabili, potenziare i PPA (Power Purchase Agreement), consentendo ad Acquirente Unico di riprendere a fare gli acquisti a lungo termine” conclude Vignola.