Gli italiani stanno cambiando mentalità: la longevità, tema spesso considerato come riservato a pochi privilegiati, sta diventando una priorità per fasce sempre più ampie della popolazione. Specie quando, più che sull’estetica, è focalizzata su salute e prevenzione. Lo dimostra il successo del programma Longevity di Cerba HealthCare Italia, società specialista della diagnostica e delle analisi cliniche, che nei primi quattro mesi del 2025 ha registrato un incremento del +138% nelle iscrizioni rispetto al quadrimestre di lancio (settembre-dicembre 2024).
Un trend in forte crescita che interessa tutto il Paese, con picchi significativi nelle regioni Toscana ed Emilia-Romagna (+278%), seguite dal Lazio (+180%), dal Nord-Ovest (Piemonte, Liguria e Lombardia, +176%) e dall’area Veneto-Trentino (+153%). Anche se con curve meno accentuate, una crescita di iscrizioni si conferma anche nelle altre regioni del Centro, Sud e Isole.
Dati che riflettono un’attitudine sempre più diffusa ad approcciarsi alla salute in modo proattivo, dando attenzione alla prevenzione e all’adozione di corretti stili di vita. «Gli italiani hanno capito che la medicina del futuro si basa su prevenzione, dati e conoscenza di sé – spiega Stefano Massaro, CEO di Cerba HealthCare Italia –. La longevità non è un privilegio per pochi, ma una responsabilità individuale. E i numeri ci confermano che la cultura sta cambiando: le persone si stanno avvicinando a questi temi non solo per motivi estetici, ma soprattutto per ragioni di salute e qualità della vita. Questo accade anche grazie a una maggiore consapevolezza che si sta diffondendo, e al fatto che a intercettarla ci sono soluzioni come quella sviluppata da Cerba HealthCare: innovative, con un reale impatto sulla vita delle persone e accessibili».
Una parola, accessibilità, che per Cerba HealthCare Italia vuol dire tante cose: innanzitutto tariffe che rendono l’investimento sensato per un’ampia fascia di pubblico («meno di 500 euro l’anno, circa un decimo rispetto a percorsi analoghi disponibili in Europa e negli USA» spiega Massaro), ma anche una capillare presenza sul territorio (oltre 400 centri medici in Italia) e offerta di servizi digitali che semplificano la vita dei pazienti.
Il programma Longevity di Cerba HealthCare si fonda su un’analisi approfondita dei biomarcatori individuali, cui seguono test ematochimici, valutazioni cliniche e indicazioni personalizzate (anche in modalità telemedicina) su alimentazione, attività fisica, sonno e stile di vita. Dove disponibili, vengono proposte anche analisi avanzate come la misurazione del grasso viscerale.
«Abbiamo ideato un percorso personalizzato e sostenibile – conclude Massaro – ma soprattutto abbiamo voluto superare la logica d’élite che ha finora limitato la diffusione della medicina della longevità. Oggi, con Cerba HealthCare Italia, chiunque può iniziare a prendersi cura di sé in modo concreto, misurabile e continuativo. La risposta che stiamo ricevendo ci dice che siamo sulla strada giusta. Al contempo siamo i partner ideali per tutte le iniziative di altissima fascia che si diffondono sul territorio come centri di hospitality o di presa in carico dell’individuo a vocazione scientifica ed extra lusso. In questi contesti integriamo le nostre competenze nell’analisi dei biomarker, perché crediamo che non si possa migliorare ciò che non si può misurare».