“Su passato e futuro dello Stadio Partenio Lombardi di Avellino, se chiarezza si deve fare, la si faccia seriamente. Farebbero quasi sorridere le dichiarazioni che in questi giorni e, soprattutto in queste ore, qualcuno si sta affannando a diffondere. Se non stessimo dinanzi ad una situazione complessa che, in quanto tale, richiede soluzioni responsabili, urgenti e fattibili, potremmo gioire”.
Lo dichiara il consigliere regionale Livio Petitto, capogruppo in Campania di “Moderati e Riformisti” e membro di Forza Italia.
“Altrimenti, se si continua su questa strada di parole mai sostanziate da fatti e tempistiche certe, davvero rischiamo che la nostra squadra di calcio sarà costretta a giocare le partite casalinghe fuori dal feudo del suo Stadio.
E veniamo al punto: qualcuno si sente al telefono e tira fuori dal cilindro una soluzione “spot”, poi qualcun altro dice che sono pronti 1,5 milioni di contributi regionali per i lavori di ristrutturazione dell’impianto di via Zoccolari, e un altro ancora- tutti della stessa parte politica- ammette che senza nemmeno una idea progettuale, aggiungiamo chiacchiere su chiacchiere.
E non solo lo si fa tardivamente, perché non è notizia di oggi che lo Stadio Partenio avesse bisogno di nuova vita, ma è paradossale che chi gioisce si accontenta di briciole rispetto ai fondi che questo Governo regionale ha investito per altri impianti, vedi i 150 milioni per il restyling dell’”Arechi” e per la trasformazione del “Volpe” in campo provvisorio, sempre per la squadra di calcio di Salerno.
Fondi dell’Unione Europea a valere sul Pr Fesr 2021/2027, investimenti che la Regione ha pensato bene di prevedere solo per una parte della Campania, al contempo ignorando una nuova sfida alla quale sta lavorando il Governo centrale, quella del “Decreto Sport” che a breve sbloccherà 5 miliardi per gli impianti sportivi italiani.
“Ed allora- incalza Petitto- basta fare chiacchiere, basta fare confusione e innescare false illusioni ad una tifoseria che ha fatto della passione calcistica un mantra di vita senza bandiere politiche, ed i fischi nel corso dell’ultima partita ne sono riprova.
La politica si fa programmando, presentando progetti nei tempi e nelle sedi opportune e, ricordo a me stesso, che per il Partenio è stato avviato, e non ieri, un project financing che il Presidente D’Agostino si è caricato sulle spalle con la ferma volontà di realizzare un nuovo Stadio, ed oggi si dice disponibile anche alla soluzione più fattibile: quella di rilevare l’impianto, dimostrando ancora una volta l’attaccamento a questa provincia e soprattutto ai colori sociali della squadra.
Ora la necessità è adeguare al più presto il Partenio per ottemperare alle normativa della Lega Serie B: una corsa contro il tempo, una sfida fattibile se si lavora seriamente, e tocca anche all’amministrazione comunale assurgere al suo ruolo e chiudere la partita, tirandosi fuori da chiacchiere che fanno perdere ulteriore tempo e davvero rischiano di costringere l’Us Avellino a iniziare il campionato fuori dalla sua città.”