L’Italia non ha aderito all’iniziativa di abolire l’ora legale.
A giugno, il governo italiano, ha depositato a Bruxelles una richiesta formale per mantenere intatta la situazione attuale senza cambiare niente e l’esecutivo Conte bis non ha presentato modifiche al documento.
Non sono state fatte nessun tipo di valutazione di vantaggi e svantaggi della proposta.
Ma sicuramente si è pensato al fatto che, grazie all’ora legale, per sei mesi all’anno posticipano di un’ora l’accensione delle luci risparmiando quindi sull’energia elettrica. Si tratterebbe di un risparmio di circa 100 milioni di euro l’anno.
Un cambiamento del genere potrebbe portare molto caos creando un mosaico di fusi orari che potrebbero confondere il mercato interno.
Anche i Paesi del Nord sono contro l’ora legale perché in quei luoghi ,d’estate fa buio più tardi e non hanno c’è necessità di spostare le lancette in avanti per risparmiare sulle bollette.
Invece, Quelli del Sud come l’Italia, sono a favore del doppio fuso che abbiamo adesso perché ci fa guadagnare un’ora di luce nelle sere d’estate e ce ne fa recuperare un’altra nei mattini d’inverno.
Si tratterà di una battaglia che andrà per le lunghe ma che presto dovrà giungere al termine.