Il suo vero nome è Teodor Jòsef Konrad Korzeniowskij il suo pseudonimo è Josef Conrad, scrittore inglese, nato in Ucraina a Berdicev nel 1857 e morto a Bishopsbourne Kent nel 1924.
Polacco di nascita e inglese di adozione, è considerato da tutti, uno dei più grandi narratori del novecento “La Linea d’Ombra”, “Racconti di Mare e di Costa”, e tanti altri lavori pubblicati, lo annoverano tra gli scrittori del novecento più conosciuto e letto.
Il forte impegno politico dei suoi genitori influenza il suo giudizio futuro, sempre espresso e presente nei romanzi sul colonialismo britannico, questo forte nazionalismo li condurrà all’esilio tutta la famiglia.
Il padre, uomo di lettere traduttore e scrittore ma, esule, per aver partecipato alle lotte d’indipendenza nazionale, che Jòsef Conrad, perse molto presto, a soli undici anni nello stesso periodo morì anche la mamma restando orfano di entrambi i genitori, fu ospitato in casa presso la famiglia di suo zio, fece gli studi presso l’istituto Magistrale di Cracovia, ma a dodici anni manifestò la vocazione di diventare un marinaio.
Nel 1874, decide di lasciare la Polonia per impegnarsi nella Marina commerciale, per sfuggire all’obbligo dell’arruolamento forzato nell’esercito russo, l’anno successivo passa nella marina mercantile francese e poi in quella inglese.
Al compimento dei suoi diciassette anni decise di girare il mondo, s’imbarcò a Marsiglia nel 1874 per il primo dei suoi viaggi.
Da allora e per vent’anni, ha navigato tra Europa, Asia, America e Africa accumulando tanta esperienza, diretta, che l’autore avrebbe primo costituito e poi sfruttato, quale materia prima, dilungandosi nei suoi racconti, descrivendo minuziosamente molti momenti particolari, descrivendoli poi nei minimi dettagli, nei diversi episodi dei lunghi racconti inseriti nei suoi libri.
Dopo molti anni e precisamente, nel 1884, dopo tanto penare, ottiene finalmente la cittadinanza inglese. Nel 1900 pubblicò “Lord Jim”, a partire da questo libro, il tema dominante nei suoi racconti e libri è il destino di uomini isolati dai loro simili, i quali vivono per questo in una continua tensione tragica, che solo tragicamente può sciogliersi ed evolversi, il poema si arricchisce di una profonda analisi psicologica. Anche sotto il profilo personale, tutto si evolve sotto una luce diversa.
Nel 1903, dà alle stampe e vede la luce il suo libro “Typhoon” (Tifone), un lungo racconto, che molti considerano il suo vero capolavoro.
Quasi tutte le opere di Conrad, hanno per sfondo il mare, che nello stesso tempo diventa promessa e pericolo, anche nella sua vita e dalla sua vita pratica, trasse notevoli spunti di narrazione, spesso drammatica, ma molto più spesso narrava la realtà vissuta in prima persona.
A volte, nei suoi scritti rasentava il realismo romantico, avvicinandosi allo scrittore russo, Fedor Dostoevskij, qualche critico ha anche scritto, che nelle sue opere, riprende spesso ricordi della propria infanzia, come nel corposo libro “Cuore di tenebre”, dove descrive il colonialismo che viene presentato, come l’esperienza dell’assurdo.
Anna Sciacovelli