Nel mondo della cosmetologia, dove innovazione scientifica e ricerca del benessere della pelle si incontrano, anche un principio fisico può trovare la sua applicazione. È il caso dell’“effetto butterfly”, teorizzato dal meteorologo Edward Lorenz, secondo cui una minima variazione in un sistema complesso può innescare cambiamenti rilevanti e spesso imprevedibili nel tempo. Un concetto, questo, che trova piena applicazione anche nella skincare quotidiana.
“Pensare alla pelle come a un sistema dinamico ci aiuta a comprendere quanto ogni piccolo gesto quotidiano possa fare la differenza” spiega Benedetta Basso, cosmetologa AIDECO – Associazione Italiana Dermatologia e Cosmetologia. “Nel lungo periodo, ad esempio, una detersione non adatta o una protezione solare trascurata possono incidere sul benessere della pelle ben più di quanto si immagini”.
La pelle, infatti, è il più esteso e complesso organo del nostro corpo, in continuo dialogo con fattori interni ed esterni: genetica, alimentazione, esposizione agli agenti atmosferici, stress, qualità del sonno, stile di vita. Anche modifiche impercettibili di queste variabili possono tradursi, con il tempo, in effetti significativi sulla pelle.
“L’uso prolungato di detergenti non adatti alla propria tipologia cutanea, può compromettere l’integrità e la funzionalità della barriera cutanea, aprendo la strada a possibili alterazioni come disidratazione, eccessiva desquamazione, arrossamenti o irritazioni” prosegue la cosmetologa. “Ecco perché una skincare consapevole deve iniziare dalla conoscenza della propria pelle e dalla scelta di prodotti mirati”.
Il primo passo è una detersione appropriata: scegliere prodotti con tensioattivi non aggressivi e con un pH vicino a quello fisiologico della pelle è fondamentale per mantenere integra la funzionalità del film idrolipidico che protegge la cute. Allo stesso modo, l’uso di cosmetici contenenti ingredienti antiossidanti come vitamine C, E e derivati del retinolo aiutano a contrastare lo stress ossidativo, principale responsabile dell’invecchiamento cutaneo precoce. Non va poi dimenticato l’uso quotidiano della protezione solare che riduce il rischio di fotoinvecchiamento e l’insorgenza di tumori cutanei, anche in inverno o in città.
Un’altra componente fondamentale da tenere in considerazione è il microbiota cutaneo, ossia l’insieme dei microrganismi che vivono in simbiosi con la nostra pelle. “Utilizzare detergenti non bio-compatibili può alterare l’equilibrio di questo delicato ecosistema, e predisponendo la pelle ad una maggiore sensibilità verso la comparsa di possibili fenomeni come irritazioni e/o dermatiti” sottolinea l’esperta.
Inoltre, l’industria cosmetica ha sviluppato formulazioni di cosmetici “multifunzionali” che permettono di ottimizzare i tempi durante la routine cosmetologica quotidiana. “Sono un valido aiuto per semplificare la beauty routine poiché uniscono diversi benefici in un unico prodotto: creme idratanti con SPF, oli viso con azione idratante ed antiossidante, maschere con proprietà esfolianti e idratanti allo stesso tempo. Il loro vantaggio è molteplice: riducono il numero di passaggi durante la skincare quotidiana senza comprometterne l’efficacia” continua la dottoressa.
Per ottenere risultati visibili e duraturi, è quindi fondamentale adottare un approccio olistico, che includa anche l’ascolto del proprio corpo, le esigenze della propria pelle e, quando necessario, il supporto di specialisti. “Una consulenza dermatologica o cosmetologica può guidare nella scelta dei cosmetici più adatti, evitando il fai-da-te che può non essere efficace” osserva Benedetta Basso.
Nella skincare routine quotidiana ogni dettaglio conta, ogni abitudine, anche quella che sembra più insignificante, può avere ripercussioni sul lungo termine. L’effetto butterfly ci indica che nella cura della pelle, come nella vita, ogni scelta, per quanto piccola sia, può influire significativamente nel tempo.