Lo scrittore veneto Giuseppe Ausilio Bertoli ha dato alle stampe L’amore ultimo, il suo nuovo romanzo (Bertoni Editore, 17 euro, dal 18 luglio nelle librerie fisiche e virtuali): una trama avvincente che rispetta i piani di verità e verosimiglianza e fin da subito fa conoscere al lettore i motivi personali che spingono il protagonista a intraprendere il suo viaggio dentro una narrazione sorretta dall’intreccio di particolari e segreti che la vita di ogni persona incontrata lo aiuta a scoprire.
Vicino ai 50 anni, Delio Rizzi è un assicuratore vicentino in crisi, che prova un dolore quasi fisico se pensa alla sua assenza di carisma: gli sarebbe piaciuto essere un cantante, ci aveva provato, ma… Così un’estate si spinge oltre confine per una vacanza che lo mette anche a confronto con un percorso interiore. In Istria, dove i depliant turistici gli promettono bellezze naturali e avventure, gli incontri effettivamente li ha, ma finisce anche coinvolto in una serie di esperienze che mettono a dura prova le sue aspirazioni e le sue speranze. La vita gli conferma un destino segnato dal rincorrersi di delusioni e i suoi tentativi di conquistare una cantante del posto non tradiscono il suo fato. A cambiare le cose sarà però la notizia della morte di due persone care: anziché ai progetti si affiderà all’amore e alla fragile bellezza delle relazioni. Il viaggio lo porta a scoprire sé stesso forse per la prima volta, affrontando i suoi demoni e le sue paure più profonde, comprendendo così che ogni passo è un’opportunità che insegna e fa progredire. Il viaggio in fondo è per tutti la metafora della ricerca della verità e della propria essenza.
L’autore vive tra Grumolo delle Abbadesse (VI) dov’è nato, e Limena (PD). Ha studiato all’Istituto superiore di scienze sociali di Trento, alla facoltà di Lingue e letterature straniere di Ca’ Foscari e al Magistero di Urbino, laureandosi in Sociologia con Enrico Mascilli Migliorini che gli ha pubblicato la tesi nei Quaderni di sociologia della comunicazione (1976). Dopo le esperienze giovanili (barman a San Martino di Castrozza per mantenersi agli studi, amministratore di un’azienda tessile vicentina, addetto alle relazioni esterne di una banca, docente, ricercatore sociale, pubblicista) ha pubblicato narrativa e saggistica, ottenendo vari riconoscimenti in ambito nazionale tra cui il premio alla carriera a Santa Maria di Leuca. Tra i suoi libri: il romanzo Il veggente di Bovo, l’antologia di racconti Giostra mentale, introdotta da Elvio Guagnini, il saggio I temi della comunicazione, il reportage narrativo Rosso Africa, il romanzo Un mondo da buttare, l’antologia di racconti Veneti in controluce e il romanzo sociale Che non si sappia.