Presente in diverse mostre e rassegne d’arte, a Bari e in altre sedi, l’artista Nicola Guerra, riesce a imporsi con la propria arte nel mondo, in questo periodo non facile, perché molto inflazionato da falsi artisti della domenica.
La sua “dialettica” si riesce a leggere grazie al linguaggio chiaro, che manifesta dai pennelli e dall’estrosità e idealità della sua mente, dalla quale sono elaborate idee e novità pittoriche.
La sua natura meditativa, lo porta a sedimentare il proprio vissuto, per poi in una continua ricerca di armonie cromatiche e da un intimo dialogo con il proprio ambito, estrapola paesaggi, nature morte scorci di paesi che assumono valenze emozionali straordinarie.
I quadri dell’artista Nicola Guerra, decantano luoghi evanescenti, dove sono evocate albe iridescenti e sconfinati orizzonti, dove crescono ubertose piante e germogliano, fantasmagorici asfodeli e alti pini negli spiazzi, rivolti a mezzogiorno, dove la natura si diverte a dispiegare giardini incantati, dove la luce assorbe, nebulose nuvole colme d’acqua.
Questa magia, che si ripete nei quadri di Nicola, che dopo un momentaneo silenzio, ha iniziato a “parlare” con la magia dei colori sui quadri appena terminati una ricerca stilistica omogenea la sua, che attraverso le cose più umili e con un furore cromatico che ricorda altri artisti.
Nel suo “dire” pittorico l’artista ci trasporta in campo aperto, per farci ammirare la natura nel suo pieno splendore. Si tratta di paesaggi che conservano la loro naturale fragranza, avvalendosi di una maniera rigogliosa e fremente che in molte campiture si lascia avvolgere dal fascino magmatico dell’essenziale per poi affrontare la superficie della materia il cui nitore ci parla di pietra.
Ed è quella fascinosa luce solare, che nei suoi impliciti rimandi si fa leggere traducendo in una costante linguistica in grado di mutare la rappresentazione paesaggistica sul filo di un orizzonte eternamente terso e lontano dall’irretirsi tra le maglie dei compiacimenti formali che, per loro stessa natura, sono limitativi nella resa inventiva e stringenti nella sostanza lirica.
L’Artista Nicola Guerra, non corre nessun rischio, poiché nella sua scrittura ricompaiono i colori della gioia, quello puro, che talvolta si libera addirittura del ductus disegnato, riguadagnando una dimensione implosiva e mentale, di rara efficacia evocativa.
Dietro ogni suo dipinto, si cela la pagina di un diario personale, capace di rigenerare continuamente la propria creatività.
Anna Sciacovelli









