Roma è stata palcoscenico, lo scorso 8 luglio, di un evento molto importante per il mondo dei data e per la loro gestione, un concetto che purtroppo è ancora considerato di nicchia nel nostro Paese. Si è infatti tenuto il Data Management Summit, che è un appuntamento centrale per professionisti del settore che hanno potuto confrontarsi su diversi aspetti chiave per questa tematica. Grazie a Synergo! e Michele Iurillo, organizzatori della manifestazione, è stato possibile raggruppare un ricco gruppo di persone: CIO, Data Governance Officer, Data Scientist, CTO, BI Manager e CDO hanno raccontato esperienze e situazioni, cercando non solo di partecipare a dibattiti ma anche di risolvere le nuove sfide tecnologiche. Nello specifico parlando di Open Data e Banking, Data Governance che sono punti fondamentali per gli esperti, pronti a sedersi attorno a un tavolo per capire quanto siano utili l’utilizzo dei dati e le politiche del settore. Ma prima di scoprire ciò che è emerso dal summit, vediamo cosa si cela dietro all’idea di gestione dati.
Il concetto di gestione dei dati
Dietro a questo evento c’è una definizione importante, che è quella della gestione dei dati, una pratica di cui si sente parlare spesso, ma che in pochi spiegano a dovere. Tale sistema aiuta a raccogliere, archiviare e utilizzare i dati in modo efficiente e sicuro, così da aiutare gli utenti e le organizzazioni a ottimizzare l’uso dei dati senza mai perdere di vista il rispetto della privacy e i regolamenti vigenti. Ma che cosa si può fare con la gestione dei dati?
- Garantire sicurezza e privacy;
- Archiviare dati su più cloud;
- Aggiornare (oltre che creare) dati su un livello di dati diversificato;
- Eliminare i dati nel rispetto dei requisiti di compliance e programmi di retention.
Possiamo quindi riassumere il tutto dicendo che l’importanza che hanno i dati è un’importanza globale per un’azienda. Servono infatti per la produzione di beni e servizi digitali su diversi settori e ambienti di riferimento. E si usano così per dare vita a una strategia competitiva che si affidi soprattutto sul futuro dell’informatica.
Il Data Management e il coinvolgimento degli utenti
Il summit, che si è svolto nella sede di SMI Technologies and Consulting, ha aperto le porte a nuove idee, a concetti e riflessioni per riuscire a sostenere la “conoscenza collettiva” che da tempo caratterizza questa impresa all’avanguardia. Ciò che è emerso è un dato interessante, che ruota attorno al bisogno di coinvolgere gli utenti, agendo così sulla cultura delle persone. E non parliamo solo di chi è coinvolto nei diversi processi e nella gestione, ma anche di chi solitamente resta più esterno ai fatti. Il concetto stesso di Data Management è sempre più apprezzato in Italia e sta man mano prendendo piede nel tentativo di puntare sul miglioramento della qualità dei dati.
Non a caso dietro a questo grande progetto ed evento, che ha generato incontri importanti, c’è proprio SMI, un’azienda che ricerca sempre nuove soluzioni, possibilità di integrazione dei servizi e tantissime altre occasioni di confronto. E tutto questo ha un’importanza centrale per le aziende, soprattutto se consideriamo che gran parte del loro lavoro si affida proprio all’uso e alla gestione dei dati raccolti.
Sembra quindi che per il Data Management Summit ci saranno ancora tante edizioni da svolgere, offrendo agli operatori del settore la possibilità di parlare, formarsi e conoscere in modo sempre più profondo il mondo della gestione dati.