Nell’era dei consumi tutti ormai puntano al risparmio energetico e sul mercato escono di continuo prodotti e soluzioni a prova di consumo.
Un problema molto comune riscontrato nelle case di tutti è lo scarso isolamento termico. Negli anni, se ne sono viste molte di soluzioni, di permanenti e di temporanee, ma rimane comunque un problema al quale non sempre si riesce a rimediare in modo effettivo. Una delle soluzione più efficaci in questo ambito è l’insufflaggio, in particolar modo quello effettuato con poliuretano. Scopriamo nel dettaglio cosa comporta e quali sono i benefici.
Facciamo chiarezza: cos’è l’insufflaggio?
Questa tecnica, all’inizio diffusa solo in America e in Nord Europa, consiste nell’isolamento delle intercapedini perimetrali attraverso l’iniezione di materiali isolanti vari all’interno. Per i meno esperti, è bene chiarire che l’intercapedine è lo spazio vuoto situato tra le pareti e il tetto, che viene utilizzato per puri scopi tecnici e strutturali.
Fino a una ventina di anni fa, molti edifici venivano costruiti con un’intercapedine d’aria, che sarebbe servita a coibentare i muri con l’aria, l’elemento più funzionale presente in natura. L’intercapedine è per l’appunto una camera d’aria che aumenta l’isolamento termico della tamponatura esterna e incrementa la coibenza acustica. Questo si rivela, dunque, il metodo più economico per isolare un edificio, a patto che ci siano al massimo 5 centimetri di distanza tra una parete e l’altra, per evitare l’insorgenza di correnti di convezione che renderebbero più veloce lo scambio termico. Un’altra tipologia di intercapedine è poi quella orizzontale, utile per evitare la trasmissione di energia solare nei piani alti o per contenere le tubature. In entrambi i tipi di intercapedini, l’insufflaggio si rivela una tecnica di isolamento particolarmente efficace. I materiali iniettati al loro interno sono vari: la fibra di cellulosa, la lana di vetro in fiocchi, le fibre di legno, la vermiculite, il sughero granulare. Tuttavia, il materiale più efficace è sicuramente il poliuretano.
Ma come avviene l’intervento?
Innanzitutto è bene ricordare che l’insufflaggio può essere effettuato sia all’interno che all’esterno di un edificio. Se in seguito si dovrà procedere con l’imbiancamento è meglio eseguire l’insufflaggio dall’interno; se, invece, l’abitazione verrà ritinteggiata nella facciata, è sicuramente meglio effettuare l’operazione dall’esterno.
L’insufflaggio può essere fatto sia in una casa abitata che in una in fase di ristrutturazione e appena finito la casa sarà immediatamente abitabile. Per circa 100 metri quadrati, basta anche un solo giorno se si fa uso di schiume isolanti. Ora arriviamo all’intervento concreto. Prima di tutto, vi è la sigillatura di possibili fori e solo dopo avverrà l’insufflaggio dei materiali facendo dei fori nel muro. Tra ciascun foro ci deve essere una distanza di un metro e questi devono distare almeno 30 cm dal solaio superiore.
È assolutamente raccomandabile affidarsi ad un professionista. L’insufflaggio è una tecnica molto particolare e delicata, che richiede l’utilizzo degli strumenti adatti e soprattutto dell’esperienza di un professionista. Quindi, la prima cosa da fare è richiedere il sopralluogo di una figura professionale che valuterà l’effettiva priorità dell’operazione di insufflaggio e sceglierà il materiale isolante più idoneo. Inoltre, potrà considerare la possibilità di accedere alle detrazioni fiscali del 65%.
Quali sono i benefici?
Partiamo subito dai benefici economici accennati poco fa. Se si soddisfano i requisiti richiesti sulla base dei valori di isolamento, si può infatti ottenere una detrazione fiscale del 65%. Al fine di soddisfare i requisiti atti alla detrazione è importante che le intercapedini siano molto spesse e quindi in grado di contenere una maggiore quantità di isolante o che i materiali abbiano delle prestazioni abbastanza alte. Oltre alla possibilità di ottenere delle detrazioni fiscali, è bene sottolineare che l’intervento di insufflaggio è più economico rispetto a un isolamento esterno, ovvero il cappotto, senza dimenticare che è un metodo estremamente efficace.
Come già menzionato, il poliuretano si rivela il materiale più efficace e dai mille benefici. Perché quindi scegliere il poliuretano a discapito di altri materiali? Innanzitutto, è resistente a qualsiasi temperatura. Resiste fino ai 100° e ai -20° ed è per questo che viene utilizzato anche nella refrigerazione industriale e nella coibentazione nautica. Il poliuretano, poi, è il più isolante di tutti i materiali presenti sul mercato e il più duraturo. Ha una veloce posa in opera ed è un isolamento termico a spruzzo calpestabile, con un’ottima resistenza alla compressione.
Insomma l’insufflaggio con poliuretano presenta numerosissimi vantaggi. Permette infatti di avere un isolamento termico continuo, privo di ponti termici e si adatta a tutte le superfici e a tutti i supporti. Infine, oltre a comportare una notevole riduzione dei costi, ha anche un ottimo impatto ambientale.