Da qualche anno anche l’Italia si è aperta al mondo della cannabis per vari utilizzi, da quello medico a quello ricreativo in determinate circostanze, e si è iniziato a diffondere anche qui il concetto di Cbd. Si parla del cannabidiolo, estratto di infiorescenze di cannabis sativa, una delle sostanze presenti nella pianta che ha la peculiarità di non presentare effetti psicotropi legati, invece, ad altre sostanze della cannabis.
Il Cbd, quindi, non va ad alterare lo stato mentale o l’umore di chi lo utilizza, a differenza di quanto avviene ad esempio con il Thc che provoca euforia. Ecco perché le attenzioni si sono accese su questo elemento, viste anche le sue facoltà per uso medico in determinati campi.
Il tutto ha avuto una risonanza maggiore in rete, dove oggi si è spostata buona parte del mercato dei prodotti per fumatori e dove proprio i rivenditori di Cbd trovano ampio riscontro. Portali come Simply Green ad esempio, sono diventati un punto di riferimento per il mondo della cannabis legale e dei prodotti da acquistare in rete.
Il mondo dei fumatori e la realtà del web
In generale, come si diceva, è l’intero settore legato ai fumatori che sta trovando ampio terreno fertile in rete: oggi ci si rivolge molto al web per acquistare comodamente prodotti anche in stock, di qualsiasi natura. Internet può essere utile, ad esempio, per forniture in stock, per trovare ingrosso accendini, o anche per acquistare prodotti di cannabis legale, tornando a monte del discorso.
Tanti brand si stanno specializzando nel mercato proprio dei prodotti a base di Cbd, che stanno riscuotendo un successo enorme ed il cui futuro potrebbe essere ancora più radioso. Vediamo nel dettaglio alcuni numeri su questo comparto di così grande interesse a livello non solo nazionale ma anche mondiale.
I numeri sul Cbd
Partiamo dicendo che si tratta di un mercato variegato, il Cbd trova concreta applicazione in diversi settori come bellezza ed estetica (creme e lozioni varie a base di Cbd), alimentazione (con integratori vari, olio da tavola, snack ecc…) e, ovviamente, industria del tabacco. Oggi è possibile acquistare cannabis light e cbd legale, quindi con soglie di sostanza entra una percentuale lecita, anche in un semplice tabaccaio.
Il giro d’affari legato intorno a quella che viene definita anche ‘erba legale’ è stato, negli ultimi due anni, di circa 200 milioni di euro, con trend in costante crescita. È dal 2017 che in Italia hanno iniziato a comparire i Cbd shop, negozi che vendono prodotti, oggettistica, oltre che sostanza Cbd con percentuali nei limiti della legge.
Un mercato potenzialmente in grado di crescere ancora, che vive oggi tra trend in ascesa e incertezza a livello normativo visto che le leggi in Parlamento tendono ad andare in un senso e, dopo qualche mese, nel verso opposto. Lo scenario futuro, se si trovasse finalmente un quadro normativo armonico e certo, potrebbe essere di grande interesse oltre che di spinta a livello economico per l’economia su scala nazionale.
È necessario però ricordare che il cannabidiolo non è un ingrediente di consumo in tutta Europa. È possibile trovare maggiori informazioni dal punto di vista delle diverse regolamentazioni alimentari del cannabidiolo di ogni singolo paese al seguente link.