Oggi vi andiamo a parlare di uno strumento molto utile durante il processo di finitura di superfici metalliche, in ceramica, in legno e molto altro, stiamo parlando della levigatrice. Questo è un oggetto utile per perfezionare la forma e la misura di ogni superficie. Queste possono dividersi in diverse categorie tra cui quelle orbitali e rotorbitali. Vediamo insieme quali sono le differenze e le caratteristiche.
Cos’è la levigatura
Partendo dalle basi, vediamo prima cos’è la levigatura. La levigatura è un passaggio molto importante per il trattamento di una superficie che incide molto sul risultato finale di un lavoro appena eseguito. Per svolgere questa operazione nel modo migliore, si può utilizzare anche una levigatrice elettrica anche se in commercio ne esistono varie dai nomi più complicati come quelle orbitali e quelle rotorbitali.
La levigatura permette l’eliminazione di imperfezioni, il miglioramento di una forma e tutto ciò che fa in modo di riuscire a raggiungere un risultato ottimale. Si tratta di un oggetto che viene spesso utilizzato in diversi ambiti come: falegnameria, carrozzeria oppure nei lavori hobbistici o domestici.
L’uso della levigatrice
Il modo giusto per effettuare lavoro di legazione, nel momento in cui si parla di velocità e praticità, è proprio quello che prevede l’utilizzo di una levigatrice elettrica che viene utilizzata al posto di un levigatore a mano utilizzando una carta adatta per l’abrasione , sulla superficie che deve essere rifinita o pareggiata. Questi strumenti, infatti, permettono di far ruotare un motore che riuscirà a sistemare la superficie su cui vene utilizzato molto più velocemente e con ottimi risultati.
Quando si usa la levigatrice è molto importante non esagerare con l’abrasione in quanto si rischia di danneggiare il materiale piuttosto che rifinirlo.
Diversi modelli di legatrici
Dopo aver compreso le modalità di funzione delle levigatrici, è possibile scegliere quella pia adatta alle proprie esigenze. È possibile scegliere tra diversi modelli, tra cui quella a nastro, che funziona facendo scorrere, seguendo un ciclo continuo, un nastro chiuso fatto di carta abrasiva. Questo è il prodotto ideale per lavorare su superfici molto grandi come possono essere le tavole di legno, in modo tale da renderle molto lisce in pochissimo tempo oppure per rimuovere strati di smalto o vernice.
Gli altri modelli di levigatrici utilizzano un platorello, ossia una superfice sulla quale viene agganciato il levigatore, il quale ruota intorno ad un’asse. Inoltre sono presenti anche dei modelli a delta in cui il platorello è di forma rettangolare oppure quelle orbitali e rotorbitali. Le ultime due hanno entrambe un platorello rotondo. Le levigatrici a delta, vista la forma a triangolo, riescono ad ottenere un risultato più fine e quindi sono i dispositivi ideali per rifinire angli e bordi.
Differenze tra levigatrici orbitali e rotorbitali
Analizzando le differenze tra le levigatrici orbitali e quelle rotorbitali, possiamo notare che queste sono sostanziali anche se entrambe hanno lo stesso platorello. La prima cosa da sapere e quella che la versione rotorbitale e vista come un upgrade di quella orbitale.
La levigatrice orbitale utilizza un movimento che gira esclusivamente intorno all’asse della carta abrasiva permettendo quindi il giusto livello tra la finezza del modello a delta alla capacità di rimozione di quelle a nastro. Tutto ciò è valido solo quando viene utilizzato su superfici smaltate o verniciate.
La levigatrice rotorbitale unisce la rotazione attorno all’asse della carta abrasiva insieme alla rotazione intorno a sé stessa. Anche se ha il platorello è uguale alla levigatrice orbitale, l’azione è molto più efficace, riuscendo così a lavorare con molta semplicità anche sulle superfici curve e sugli angoli. In questo modo si riesce a eliminare molto più materiale grazie all’utilizzo di cerchi più ampi.