Quali sono i piatti più apprezzati da noi e all’Estero? Sembra una domanda superflua fatta da un italiano ma è proprio la nostra cucina ad essere apprezzata in tutto il mondo. Quindi, con questo articolo, passiamo in rassegna, da nord a sud le ricette che segnano il rapporto tra gli italiani e il cibo. Rapporto che, a detta degli Stati Esteri sembra maniacale ma che invece rivela una cura particolare per l’alimentazione e per tutte le occasioni sociali che gli girano attorno. Di seguito, una carrellata delle specialità famose nel mondo entro e non oltre i nostri confini. Parlando di migliori piatti, non possiamo non nominare lo chef Massimo Bottura dell’Osteria Francescana che è da sempre tra le prime posizioni del World’s 50 Best Restaurant che seleziona ogni anno, 50 migliori ristoranti del mondo. Da due anni, la guida Michelin, ha istituito la stella verde, che è un premio dedicato alla sostenibilità e lui ha vinto anche quella. Vediamo ora i migliori piatti italiani
Spaghetti al pomodoro
Di base non avrebbero bisogno di alcuna presentazione. Gli spaghetti al pomodoro fungono da piatto nazionale per eccellenza. La variante migliore è senza dubbio quella con il pomodoro fresco anzichè con la passata o con i pelati. Il sapore è molto più genuino e il piatto più leggero. A livello visivo, l’impatto è spettacolare ed è dato dal pomodoro che rimane molto rosso vivo in contrasto con il verde del basilico. Altra cosa che ci fa apprezzare gli spaghetti al pomodoro sono le loro proprietà nutrizionali: il pomodoro regala vitamine e sali minerali mentre i carboidrati della pasta, danno energia. Sono anche moderatamente calorici ma la pasta merita di essere sempre mangiata anche nelle diete dimagranti. Unico aspetto da prendere in considerazione è la quantità (80 gr. circa a persona) e le calorie (80 gr. pasta – 500kcal). A livello di intolleranze alimentari, gli spaghetti sono adatti a tutti tranne a chi ha intolleranze al nichel (molto abbondante nei pomodori); esistono però, spaghetti che sono valide alternative e che vanno bene per celiaci.

Lasagne alla Bolognese
Simbolo delle domeniche, le lasagne o tagliatelle al ragù, non potevano mancare nella nostra lista. Nonostante facciano parte della cucina emiliana, sono preparate da nord a sud secondo le varie tradizioni locali. La ricetta base prevede una cottura lunghissima del ragù; il celebre condimento, deve cuocere almeno 3 ore per assorbire gran parte della salsa. La lasagna perfetta è realizzata a mano e, se ci si prende la mano, non è difficile. Le lasagne quindi, nonostante la loro origine Bolognese, appartengono a tutti gli italiani. Una costante anche nelle varianti: il ragù alla bolognese non può mancare come non può mancare la besciamella e il Parmigiano Reggiano. Non sono alla portata di tutti in quanto contengono lattosio e glutine ma nulla vieta di utilizzare lasagne gluten-free e per la besciamella un latte senza lattosio.

Pesto alla genovese
Più che un piatto tipico italiano è un condimento, anzi, il miglior condimento che per la sua semplicità e genuinità, rappresenta l’agroalimentare italiano. Il pesto viene realizzato infatti con pochi ingredienti : una manciata di basilico fresco, un po’ di pinoli, qualche spicchio di aglio, olio extra vergine e Parmigiano Reggiano grattugiato. In genere per realizzarlo si usa il mixer ma la ricetta originale vuole la pestatura a mano nel mortaio. Il pesto è anche un alimento molto nutriente in quanto il Parmigiano Reggiano, fornisce il calcio e le proteine, il basilico vitamine e sali minerali mentre gli omega 3 sono grassi che giovano al cuore e alla circolazione.
Il pesto può essere usato per condire spaghetti, nella preparazione di una torta salata o per preparare degli antipasti leggeri e gustosi.

Pasta alla carbonara: una delizia italiana
La carbonara è uno tra i piatti più “tradizionali” e amati d’Italia. Si narra sia nata nel secondo dopoguerra da un’idea dei cuochi romani per soddisfare gli appetiti dei soldati americani con alimenti che loro stessi mettevano a disposizione e che, a ben guardare, è quasi uguale alla lista di quelli delle loro colazioni.
Il guanciale, che corrisponde al bacon e l’uovo, dimostrano questo legame. La carbonara ha un solo difetto: è abbastanza grassa, infatti un piatto di pasta raggiunge tranquillamente le 700 kcal.
Come altre cose, anche la carbonara è oggetto di rivisitazioni ma i puristi della cucina italiana, storcono il naso di fronte a qualsiasi cambiamento. Spesso infatti il guanciale viene sostituito con la pancetta e il pecorino con il Parmigiano che è meno salato.
Nella ricetta originale, per il guanciale, vanno bene 30-50 grammi a persona mentre per le uova vale la regola “un uovo a persona più uno per la padella”. L’errore più grosso riguarda la cottura; la salsa all’uovo non va assolutamente messa sul fuoco ma deve parzialmente cuocersi con il calore della pasta. In alternativa il rischio è di trasformare il condimento in una bella frittata.

Pizza Margherita
La Margherita è il simbolo della pizza napoletana e fa parte di diritto dei cibi italiani più amati ed è il piatto italiano più famoso al mondo. La Margherita, rappresenta la semplicità: mozzarella, pomodoro, olio extra vergine di oliva e basilico.
La vera Margherita è realizzata con la mozzarella di bufala che è molto cremosa e succulenta. Purtroppo non è un piatto anti intolleranze alimentari, e chi ne soffre, dovrebbe tenersi alla larga. La presenza del glutine la rende inadatta ai celiaci mentre la mozzarella la rende off limits per gli intolleranti al lattosio. Idem per chi è intollerante al nichel, per via del pomodoro. Tuttavia esistono rimedi a tutto. L’impasto si può fare con farine senza glutine, la mozzarella può essere delattosata e la salsa di pomodoro può essere sostituita con altri condimenti.

La Polenta
Uno dei piatti che merita menzione è la polenta, alla base dell’alimentazione delle popolazioni dell’Italia settentrionale, a tal punto da essere consumata più spesso e più abbondantemente del pane.
La polenta assume le sembianze del classico super-food energetico adatto a sfamare di gusto e in fretta. Si realizza con una manciata di ingredienti o meglio, uno solamente: la farina di mais che è ricca di carboidrati ma apporta una quantità superiore di proteine rispetto ad altre farine. E’ anche ricca di vitamine e sali minerali. Contiene soprattutto calcio e tracce i vitamina D che in genere si trova nei pesci azzurri, nei pesci grassi e in pochi altri alimenti.
Gli accompagnamenti tipici sono con la carne, specie quella trasformata in salsicce o salumi, sughi, formaggi e funghi.

Risotto alla milanese
Il risotto alla milanese è incluso nella lunga tradizione dei risotti italiani. Da sempre, il risotto, che trasforma il riso in un primo vellutato e gustoso intriga l’appassionato di cucina. Il risotto alla milanese, è il capofila dei risotti made in Italy il cui principale elemento è lo zafferano che lo insaporisce e lo colora di dorato. Facile da preparare, richiede comunque ottimi ingredienti quali un brodo non confezionato ma fatto in casa, una qualità di riso che dovrebbe essere di tipo superfino e il burro chiarificato che tiene meglio la cottura.

La cotoletta alla milanese
Tra i migliori piatti italiani figurano altre delizie lombarde. Una di queste è la cotoletta alla milanese. Madre di tutte le cotolette, ha subito un processo di riconoscimento a livello internazionale. Realizzata con carne di bovino, per la precisione, costoletta di vitello. L’osso deve essere presente per facilitare la cottura. Attenzione particolare va data alla frittura. La cotoletta alla milanese va fritta nel burro che deve essere chiarificato. Mai usare il burro standard perchè brucerebbe subito e con lui la cotoletta. Unica soluzione è aggiungere una generosa quantità di olio al burro ma il risultato non è assicurato.

Ossobuco alla milanese
Altro piatto lombardo, non è altro che una sezione dello stinco della vitella da latte. Questo, garantisce una carne tenera e ricca di midollo osseo, sostanza molto nutriente di ferro. L’ossobuco è presente in innumerevoli varianti che differiscono dagli accompagnamenti; molto apprezzato è quello con il risotto allo zafferano che da vita ad un pasto completo e nemmeno troppo pesante. Stesso discorso con la polenta. Benché la carne sia tenera, l’ossobuco ha bisogno di un tempo di cottura piuttosto lungo, in media più di un’ora ma vale la pena aspettare per gustare un sapore forte, genuino e dove lo spazio per la carne è uguale a quello del midollo.

Bistecca alla fiorentina
Non ha bisogno di molte presentazioni. E’ tra i migliori piatti italiani ed è apprezzata dai turisti anglosassoni perché ricorda il loro modo di approcciarsi alla carne. La bistecca alla fiorentina per eccellenza è realizzata con la carne di chianina, una razza bovina tra le più apprezzate, nello specifico è ricavata dalla lombata. E’ di norma molto spessa, intorno ai 5-6 cm e pesa più di un chilogrammo. La cottura è rigorosamente alla griglia per cui si utilizza una grande brace di carbone di legna. Per la legna, si preferisce la Quercia, il Leccio e l’Olivo. Altra peculiarità è la totale assenza di grassi aggiunti.

Tortellini con ripieno
I tortellini ripieni, indicano, una classe di ricette dove la pasta fresca viene ripiena, ma il capofila di questa categoria è una ricetta emiliana che viene chiamata tortellino. Gli ingredienti sono genuini e facilmente reperibili. Unico elemento di difficoltà è la realizzazione che richiede un po’ di manualità. Il ripieno è realizzato con il lombo di maiale ma nessuno vieta di arricchirlo con altri ingredienti quali il prosciutto, la mortadella e il Parmigiano Reggiano. Tutti ingredienti che fanno parte della tradizione emiliana. I tortellini in brodo, sono meno calorici rispetto a tanti primi piatti anche perché l’unico condimento è dato dal brodo. Alcune varianti li prevedono asciutti con burro e salvia.

Fritto Misto di mare
Si ritorna al sud e precisamente in Campania dove questo piatto assume le sembianze di una vera e propria istituzione, anzi è tra i migliori piatti italiani da street food e viene somministrata nel classico “cuoppo”.
Un fritto misto degno di questo nome, richiede la presenza di calamari, gamberi, totani e alici, la farina della pastella deve essere leggera e l’olio per friggere deve essere abbondante e di semi. Il segreto per una buona frittura è abbondare con l’olio in modo da rendere più uniforme la cottura. Il fritto misto di mare è ovviamente un piatto grasso ma ogni tanto, uno strappo alla regola è giustificato.

Cacio e pepe
Un primo piatto tipico della cucina laziale. Gli spaghetti, appena cotti, vanno uniti al pecorino grattugiato insieme ad un po’ di acqua di cottura in modo da far sciogliere il “cacio” e farlo diventare una deliziosa crema. Successivamente va aggiunto abbondante pepe. Per preparare questa ricetta, il pecorino romano deve essere stagionato.
