Ieri mattina sull’isola d’Ischia un ragazzo di appena 19 anni, Yuri, di origine ucraina, ha deciso di farla finita per sempre, di dire basta alla vita nel fior fiore degli anni, quando cioè un ragazzo dovrebbe avere una voglia smisurata di vivere, di divertirsi e di programmare il proprio futuro. Un suicidio, quello verificatosi a Buonopane, Frazione del Comune di Barano d’Ischia, che segue ad altri suicidi di giovani e meno giovani verificatisi negli ultimi tempi sulla nostra Isola a dimostrazione del disagio che, soprattutto i nostri ragazzi, vivono su questo Scoglio in un’epoca dove l’infame sistema economico e sociale imperante del consumismo sfrenato e delle disuguaglianze più disparate, ci induce all’egoismo più spinto e dove si è persa ogni traccia dei più naturali valori umani quali la fratellanza e la solidarietà. Ed il tragico suicidio del giovane Yuri che avrebbe dovuto scuotere le nostre assuefatte coscienze atterrendole, non fa nemmeno più notizia. Si. Ci siamo talmente abituati alle tragedie che i ritmi frenetici della vita non ci consentono nemmeno più di fermarci un attimo a riflettere sul perché di certe disgrazie e sul come bisogna intervenire per arginare e mettere fine al disagio giovanile, limitandoci ad esprimere la nostra solidarietà alle famiglie colpite dalle tragedie con un semplice “R.I.P” postato sui nostri profili social. Evidentemente ignoriamo che quello di Yuri è un gesto estremo maturato nel contesto sociale dove vivono anche i nostri figli con le loro incertezze, le loro debolezze e le loro fragilità e solo questa constatazione dovrebbe farci tremare i polsi e conseguentemente farci riflettere e dibattere su come affrontare il tema del disagio dei nostri giovani. Intanto sui social la comunità ucraina dell’isola d’Ischia ha avviato una raccolta fondi per la copertura delle spese che serviranno per organizzare il funerale e il trasporto in Ucraina della salma del giovane Yuri. Personalmente ritengo che dinanzi ad una tragedia simile, debbano essere le sei amministrazioni comunali dell’isola d’Ischia a farsi carico di questa spesa. Dimostriamo almeno in questa occasione di essere una comunità che ancora riesce ad esprimere concretamente un minimo di solidarietà a chi è così duramente colpito negli affetti più cari. Alla famiglia di Yuri giungano le mie più sentite condoglianze.
di Gennaro Savio