Se fino a pochissimo tempo fa si occupava dell’elaborazione di dati e processi decisionali, demandatile dall’essere umano per una questione di comodità, adesso l’intelligenza artificiale sta sdoganando il proprio lato creativo.
L’efficacia dell’impiego dell’AI nell’analisi dei dati è già ampiamente comprovata ed è stata affinata nei settori più tecnologici, quelli interamente basati sull’informatica e sull’innovazione come il gambling. L’impiego di strumenti come il machine learning ha permesso alle piattaforme di gioco di offrire maggiore sicurezza in termini di frodi, nonché uno studio dei modelli comportamentali che ha condotto all’implementazione di strategie di gioco sicuro, mediante un pronto intervento al rilievo di anomalie, nonché alla formulazione di bonus calibrati sulle preferenze degli utenti.
Ma la novità che si è da pochi mesi stagliata all’orizzonte del vasto campo coperto dall’AI getta le basi per una futura partecipazione ancora più incisiva nel mondo del gaming.
La Generative AI si evolverà fino a divenire non solo più economica e veloce, ma anche più efficiente della creatività umana e ne beneficeranno tutti quei settori per i quali l’estro è una colonna portante: pubblicità e marketing, l’architettura, la grafica e anche il gaming.
Ne parla un articolo pubblicato su Sequoia che è peraltro stato redatto con l’aiuto del sistema GPT-3 – appartenente a una sottocategoria di machine learning, il deep learning – che è in grado di redigere testi scritti in modo simile a un essere umano. Seppure GPT-3 non abbia scritto da solo il pezzo, ha supportato l’autore a superare i blocchi in cui è incappato, formulando intere frasi e paragrafi di testo.
Un lampante esempio di quanto un progressivo affinamento della Generative AI potrà incidere nei mercati sopra menzionati, ma in molti altri ancora.
I modelli che potrà generare spazieranno da quelli testuali, alla generazione di codici, a immagini a video e modelli 3D. Tutti aspetti fondamentali nell’iGaming, in cui la prospettiva finale è quella di demandare alla Generative AI la creazione di scene e modelli complessi. Un obiettivo che, per le capacità attuali, non è ancora perseguibile, ma che potrebbe nell’arco di pochi anni potrebbe divenire realtà, considerando i passi da gigante che questa branca si è dimostrata in grado di compiere.
Esiste comunque una varietà di operazioni meno complesse e articolate che sarebbero invece attuabili fin da subito, come la generazione, in ambito grafico, di texture e skybox.
Un futuro che è, insomma, già in evoluzione nel momento presente che, da un momento all’altro, ci stupirà con nuovi e inaspettati sviluppi.