L’emergenza idrica che sta colpendo l’Irpinia ha raggiunto livelli critici, coinvolgendo ben 86 comuni della provincia di Avellino. La situazione è diventata così preoccupante che i sindaci di queste località hanno deciso di far sentire la propria voce, contattando direttamente il ministro con delega alla Protezione Civile, Nello Musumeci. Questo intervento è stato sollecitato dopo le indicazioni del ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, al fine di affrontare le problematiche legate all’imminente avvio dell’anno scolastico.
Tra i firmatari della richiesta di aiuto ci sono nomi noti come Ciro Aquino di Montefredane, Gaetano Luigi Musto di Pietradefusi e Rino Ricciardelli di Santa Paolina. Questi rappresentanti locali, insieme a molti altri, hanno espresso la loro preoccupazione riguardo alla possibilità di chiusure delle scuole, che sembrano essere una conseguenza diretta della mancanza di approvvigionamenti idrici adeguati. La loro richiesta riguarda interventi urgenti per garantire che le attività didattiche possano svolgersi regolarmente.
La crisi idrica ha portato a ripetuti disagi nella vita quotidiana delle comunità irpine, creando un clima di incertezza e preoccupazione tra i cittadini. Le fasce tricolori chiedono un intervento immediato da parte del Governo, affinché si possano mettere in atto misure efficaci per fronteggiare questa emergenza. I sindaci sottolineano l’importanza dell’acqua non solo per gli usi domestici, ma soprattutto per garantire un ambiente sicuro e adeguato per gli studenti nelle scuole.
Mentre si attende un riscontro ufficiale da parte delle autorità competenti, la popolazione continua a monitorare con attenzione l’evolversi della situazione, sperando in soluzioni rapide ed efficaci per evitare ulteriori disagi e garantire un regolare avvio dell’anno scolastico.










