Non è facile scegliere il giusto amministratore di condominio che sia in grado di soddisfare le esigenze dei condomini. È opportuno valutare determinate caratteristiche correlate al grado di professionalità di ciascun candidato. La riforma del 2013 è intervenuta sulla ridefinizione delle competenze professionali dell’amministratore. La normativa prevede che l’amministratore debba essere in possesso di determinati requisiti al fine di poter svolgere la mansione: un diploma di scuola superiore e uno specifico corso di formazione della durata di 72 ore. Inoltre, l’amministratore è tenuto a frequentare corsi di aggiornamento annuali della durata di 15 ore.
L’amministrazione di un condominio può essere affidata anche a una società. In questo caso i requisiti dovranno risultare in capo ai soci / amministratori della stessa.
Fermo restando i requisiti sopra indicati, al fine di poter esercitare l’attività, il futuro amministratore non deve aver riportato condanne penali.
Scegliere il giusto amministratore
Non esiste l’albo professionale degli amministratori. Ogni amministratore ha la facoltà di scegliere o meno se iscriversi a specifiche associazioni di categoria. Quest’ultime possono rilasciare una certificazione finalizzata a sostenere le competenze dell’iscritto. È opportuno che l’amministratore stipuli un’assicurazione a copertura di eventuali danni arrecati nell’esercizio della sua mansione. Sicuramente affidarsi a professionisti certificati del settore come Condominio Chiaro fa tutta la differenza del mondo.
La formazione continua è richiesta in considerazione del fatto che l’amministratore svolge una mansione che, seppur non ben definita, necessita di conoscenze ad ampio raggio. L’amministratore dovrà essere in grado di dare riscontro alle richieste dei condomini su diverse tematiche.
Sono necessarie competenze tecniche, amministrative e giuridiche e soprattutto capacità relazionali.
L’esperienza è un elemento da tenere in considerazione per scegliere il giusto amministratore. Gli anni dedicati allo svolgimento della mansione, consentono allo stesso di fronteggiare le diverse situazioni che si possono verificare all’interno di un condominio.
Il candidato ideale dovrebbe disporre anche di buone competenze informatiche.
Il compenso dell’amministratore
Il compenso dell’amministratore non è stabilito da un tariffario. Nello specifico, il compenso è costituito da un importo fisso determinato dall’ampiezza dello stabile e da un importo variabile legato alla presenza di: eventuale giardino, portineria, attività extra non contemplate nella gestione ordinaria del condominio.
Solitamente il compenso è stabilito su base annuale e viene approvato dai condomini durante la prima riunione di condominio.
È possibile richiedere più preventivi e valutare con attenzione le caratteristiche del futuro amministratore. Il preventivo dovrà essere dettagliato. Consiglio utile è quello di diffidare di eventuali preventivi che non riportano con esattezza le specifiche attività che andrà a svolgere l’amministratore e che indicano un compenso che si discosta in maniera sostanziale da quelli indicati negli altri preventivi.
Elementi da tenere in considerazione per scegliere il giusto amministratore sono:
– la reperibilità
– la capacità di gestire le diverse problematiche
– la puntualità nell’espletare i suoi compiti
– la precisione
L’amministratore deve essere in grado di:
– garantire il rispetto del regolamento condominiale da parte di tutti i condomini
– presentare la rendicontazione annuale delle spese sostenute, mettendo a disposizione dei condomini i giustificativi di spesa
– intervenire all’occorrenza al fine di mantenere lo stabile in buone condizioni anche senza aver ottenuto l’approvazione da parte dell’assemblea (eventuali guasti, perdite, ecc)