Il booster CBD è uno dei tanti prodotti venduti legalmente presso tanti negozi fisici e online di canapa light.
Si tratta di un liquido che tanti svapatori – termine che indica chi utilizza le sigarette elettroniche – utilizzano per personalizzare la propria esperienza di vaping, quindi di consumo di e-cig.
Ma di cosa si tratta? Da che cosa è composto?
E soprattutto… È una sostanza legale che rispetta la normativa italiana?
In questo articolo si vedrà di rispondere a ciascuna domanda, ponendo l’accento sulla differenza di spettro del booster CBD e sulla sua concentrazione (seppur irrisoria e non tassativa) di tetraidrocannabinolo (THC).
Ecco tutto ciò che c’è da sapere sul booster CBD
Che cos’è il booster CBD
Il booster CBD è un liquido composto da glicole propilenico (PG) e cannabidiolo (CBD) che può essere aggiunto all’e-liquid delle sigarette elettroniche.
Normalmente è disponibile nei formati da 10 o 30 ml, in cui il booster ha una concentrazione di CBD pari al 5%.
Quindi, si parla di 500 mg di CBD che viene estratto dalla canapa sativa L e separato da tutti gli altri componenti. Successivamente, viene diluito in una base neutra esclusivamente di PG.
Quando si decide di acquistare il booster CBD, è importante tenere presente che esso non è un prodotto finito, ma andrebbe abbinato a un liquido per sigarette elettroniche.
Si tratta in realtà di un prodotto abbastanza versatile, perché i suoi consumatori tendono a mescolarlo insieme ad altri aromi e basi VG.
Il booster CBD, di solito, è insapore e incolore.
In alcuni casi ci può essere una leggera colorazione che varia in base alla concentrazione di cannabidiolo.
Il booster CBD è legale?
Il cannabidiolo è una sostanza che, a differenza del tetraidrocannabinolo (THC), non ha effetti psicotropi, né causa dipendenza a livello psicofisico.
Seppure la normativa sia controversa, è stato ampiamente dimostrato che il CBD è una sostanza sicura, versatile nell’uso e con grandi potenzialità in ambito medico.
Il CBD può essere infatti venduto come:
- resina;
- olio;
- integratori alimentari;
- fiori;
- booster e liquido per e-cig.
In linea generale, il suo uso è consentito in Italia e in Europa purché non vi sia una concentrazione di THC superiore allo 0.2%.
Comunque sia, i booster non contengono questa sostanza, pertanto sono prodotti legali al 100%.
Booster CBD: differenza tra full e broad spectrum
In questo articolo è stato detto che il booster CBD è pensato per essere diluito in un liquido per sigarette elettroniche.
In altre parole, potrebbe essere visto come una sorta di integratore che conferisce un effetto rilassante e benefico nei suoi consumatori.
In questo modo, uno svapatore – consumatore di e-cig – potrà personalizzare totalmente la propria esperienza di vaping.
Un altro aspetto importante, ma che diversi consumatori ignorano, è la nozione di ‘spettro’.
Vediamo quali sono le differenze.
Booster CBD full spectrum
Con l’espressione ‘full spectrum’ – in italiano si parla di spettro completo – ci si riferisce al booster CBD che contiene tutti i composti attivi estratti dalla canapa sativa L.
Di norma, contengono cannabinoidi, terpeni e altri composti in quantità elevate, creando un’interazione forte e solida tra le molecole.
Tuttavia, i suoi consumatori devono tenere presente che i booster CBD a spettro completo potrebbero contenere THC in piccole quantità.
Booster CBD broad spectrum
Dall’altra parte, i booster CBD a spettro ampio (in inglese broad spectrum) non contengono tutte le molecole attive estratte dalla pianta.
Tra queste, il THC è escluso, rendendo il prodotto legale e sicuro.
L’assenza di tale sostanza è sicuramente un aspetto da non sottovalutare, proprio perché la normativa italiana è abbastanza severa.
Consumo di CBD: cosa dice la legge italiana in merito
Per il momento, in Italia non esiste una normativa che vieti espressamente il consumo di CBD.
In effetti, nel 2020 si sono create delle incomprensioni in merito ai due decreti contrastanti emanati dal Ministero della Salute.
Se nel primo, infatti, il CBD veniva classificato come sostanza capace di dare dipendenza, nel secondo – pubblicato nemmeno un mese dopo – il ministero fa dietrofront.
Di particolare rilevanza è poi la sentenza della Corte Europea del 19 novembre 2020.
In quell’occasione, due imprenditori sono stati assolti dalla seguente accusa: aver venduto sigarette elettroniche che contenevano liquido a base di CBD.
Qui di seguito riportiamo la conclusione alla quale si è giunti:
“uno Stato membro non può vietare la commercializzazione del cannabidiolo (CBD) legalmente prodotto in un altro Stato membro, qualora sia estratto dalla pianta di Cannabis sativa nella sua interezza e non soltanto dalle sue fibre e dai suoi semi”.
In altre parole, il CBD non è ritenuta una sostanza pericolosa, né capace di indurre uno stato di dipendenza che nuoccia alla salute dei consumatori.
Conclusioni
In questo articolo si è parlato del booster CBD, liquido che molti consumatori utilizzano come integratore per completare i propri e-liquid delle sigarette elettroniche.
Ad oggi, è possibile trovare i migliori booster su Justbob, e-commerce di punta del settore che vende prodotti legali al 100%, nel pieno rispetto della normativa.
Per concludere, è stato appurato che questo prodotto non è pericoloso per la salute, né tantomeno capace di causare uno stato di dipendenza psicofisica, proprio perché privo di THC.