Secondo quanto stabilito da Arera, dal 1° luglio 2025 il prezzo di riferimento della luce per il Servizio di Maggior Tutela aumenta dell’1,9%.
“Notizia non positiva! Le speculazioni di giugno legate alle tensioni internazionali hanno prevalso sul calo dei mesi precedenti, anche se per poco. Un rialzo lieve che colpisce le famiglie proprio ora che i consumi salgono per via dell’accensione dei condizionatori” afferma Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, per il nuovo cliente tipo che consuma 2.000 kWh all’anno e ha una potenza impegnata pari a 3 kW, il +1,9% significa spendere 12 euro in più su base annua (+11,60). La spesa totale nei prossimi dodici mesi (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1° luglio 2025 al 30 giugno 2026, nell’ipotesi di prezzi costanti) sale così, per i vulnerabili a 622 euro, che sommati ai 1188 euro dell’utente tipo che consuma 1100 metri cubi di gas, determinano comunque una stangata pari a 1810 euro.
Se il prezzo della luce aumenta oggi dell’1,9%, rispetto ai tempi pre-crisi del luglio 2020, in base alla serie storica ricostruita secondo il nuovo cliente tipo, è oggi superiore del 74%, mentre rispetto al picco del luglio 2022 è inferiore del 27,2%. E’ poi più alto del 28% nel confronto con lo scorso anno (luglio 2024) e del 23,4% su due anni fa (luglio 2023).










