L’associazione Culturale”Cubert Art in collaborazione con Mondo Antico e Tempi Moderni Onlus, con il patrocinio del Comune di Acquaviva delle Fonti presenta la collettiva d’Arte Pittorica, Scultorea, Coreutica,Poetica e Teatrale.
La collettiva visitabile dal 31 marzo all’8 aprile, presso la sala delle Mostre, di Piazza Vittorio Emanuele, Acquaviva delle Fonti. Introduce e modera il maestro Umberto Colapinto, Presidente della ”Cuber Art”, interverranno: Davide Carlucci, Sindaco di Acquaviva delle Fonti,Vito Cracas, Critico d’Arte, Cresy Caradonna, poetessa, Scrittrice e critico d’Arte Anna Sciacovelli,Direttrice on Line Tgyuo 24, Prof. Nicola Cutino, Presidente dell’Associazione Mondo Antico e Tempi Moderni Onlus, ospite d’Onore: Maestro Zahi Issa, di origine Siriano.
Si esibiranno in tango Argentino Elizabeth Uvìrova e Maurizio Larizza, nella danza del ventre Paola Brescia, in arte Samira,Performance dell’attrice Eleonora Volpe, per la musica si esibirà the Band Project. Prolusione di Anna Sciacovelli
L’artista, L’uomo,Società
Nell’attuale società, spesso violenta e brutale, l’uomo da qualche tempo ha perso il significato e il valore del proprio ruolo. Dopo la caduta delle ideologie ha esultato, credendo di vedere risolto ogni malessere sociale,ma in realtà non ha costruito valide scelte e si è smarrito in un’orgia di allucinazioni collettive, dovute anche a una rete di realazioni virtuali, di opportunità informatiche condivise, che lo convince di essere più forte, in questo modo la realtà, quella vera si allontana inesorabilmente, per essere gestita da altri, riducendolo a un automa, quasi senza che l’uomo stesso ne sia cosciente, quindi senza la piena consapevolezza di quello che avviene intorno a sé stesso.
Plauso all’artista Umberto Colapinto,che ancora una volta ha creduto nel valore dell’Arte realizzando questa grande mostra, in questo antico e glorioso palazzo.
L’invivibilità, conseguent delle città. La precarietà del nostro ambiente, le ingiustizie sociali, la disaffezione
Di tutti nei confronti della politica, i giovani sono dibattuti continuamente tra alcool droghe e giochi ossessivi, sui telefonini tanto che non riescono a tirarsi fuori da questo continuo dilemma di vita, fiaba o realtà?
A mio modesto avviso, la giusta risposta la troviamo in quest’ambito culturale, questo gruppo di artisti che crede ancora a una rivalsa nell’arte, nella capacità che la stessa possa comunicare all’uomo la sua bellezza e la sua forza vitale.
E’ per raggiungere quest’obiettivo, un gruppo di artisti con a capo il Maestro Umberto Colapinto ha superato la naturale propensione dell’individualità per unirsi e confrontarsi.
Prassi difficile e rara, poiché ognuno pensa a sé stesso, alle personali emozioni ai suoi più intimi sentmenti, intendendo ricostruire con diversi linguaggi pittorici, un rapporto etico e dinamico tra arte società fra l’artista e la collettività.
Il gruppo caratterizzato da una forte parte di ricerca, che spazia dall’astrattismo al concettuale per arrivare all’informale, con le sue molteplici derivazioni.
Nelle opere degli artisti presenti, notiamo l’originalità che diventa fine a se stessa e una poetica di fronte a questa natura impoverita, restituendoci l’innocenza della curiosità.
Libertà di azione, di pennello e colore, intuizione e creazione sono qui espressi sempre senza vincoli o coordinamenti. Ogni esibizione dell’artista è prima elaborata concettualmente, pensata, vissuta, com’è la giusta natura nell’arte.
La proliferazione dei linguaggi pittorici si rivela uno strumento di trasformazione bello ed esteriormente costante.
Anna Sciacovelli