La crescita del prezzo delle materie prime, conseguenza prima dell’avvento della pandemia da Covid19 e successivamente dallo scoppio della guerra in Ucraina, sta mettendo in crisi le aziende italiane, in particolare per quanto riguarda il fabbisogno energetico, dovendo affrontare enormi spese in bolletta, con il rischio reale di dover diminuire la produzione e ridurre il personale.
Per ovviare a questa situazione, sempre più realtà imprenditoriali stanno orientando le proprie strategie energetiche verso la sostenibilità, installando impianti a energia rinnovabile, in particolare il fotovoltaico, alla luce dei tanti vantaggi collegati, primo tra tutti ovviamente l’indipendenza dalle ormai costosissime fonti fossili.
I vantaggi del fotovoltaico aziendale
Come accennato in precedenza, molte aziende si sono dotate da tempo di impianti fotovoltaici, potendo contare su una serie di benefici propri di questa metodologia di approvvigionamento energetico, non solo dal punto di vista economico ma anche etico.
In primis, il fotovoltaico aziendale è direttamente collegato a un rilevante risparmio sui costi energetici: l’energia prodotta dal sistema fotovoltaico riduce infatti la dipendenza dalla rete elettrica e il conseguente costo dell’energia, in quanto questo tipo di impianto consente una copertura di almeno il 60% del fabbisogno energetico in modo autonomo, senza contare una protezione dei futuri aumenti dei prezzi dell’energia che possono verificarsi nel tempo.
A questo si aggiunge un alto grado di autonomia energetica per le aziende, anche in caso di interruzioni o guasti delle rete elettrica, potendo continuare a funzionare grazie alla produzione di energia solare propria. Collegato a questo punto, anche un’indipendenza generalizzata dalle fonti fossili e dai Paesi esportatori che, mai come in questo periodo, rappresenta una priorità.
Inoltre, dotandosi di un fotovoltaico aziendale le società possono beneficiare di importanti incentivi statali, sotto forma di crediti d’imposta o agevolazioni fiscali, oltre a proteggersi dal rischio di dover affrontare in futuro una tassazione aggiuntiva dovuta alle emissioni nocive, come accade già in altri Paesi europei.
A livello etico, le aziende che adottano il fotovoltaico miglioreranno la propria reputazione sul mercato, riducendo il proprio impatto ambientale e abbracciando la lotta ai cambiamenti climatici, aumentando quindi le chance di essere scelti da un pubblico sempre più ampio, in particolare nella società odierna sempre più attente a questi elementi.
Quanti anni dura un impianto fotovoltaico
Un altro aspetto da non sottovalutare nello scegliere il fotovoltaico aziendale riguarda il ciclo di vita che hanno gli impianti a energia solare per la produzione di elettricità.
La durata di un impianto fotovoltaico dipende da diversi fattori, come la qualità dei componenti utilizzati, la manutenzione, l’installazione e l’ambiente circostante. In generale, un impianto fotovoltaico può durare in media fino a 25-30 anni o anche di più.
I pannelli solari fotovoltaici, che sono il cuore dell’impianto, sono generalmente garantiti dai produttori per un minimo di 25 anni. Tuttavia, ciò non significa che dopo tale lasso di tempo i pannelli smetteranno di funzionare completamente, ma piuttosto che la loro efficienza potrebbe diminuire leggermente. Inoltre, anche gli inverter, che convertono l’energia solare in corrente alternata utilizzabile, potrebbero richiedere sostituzioni durante la vita dell’impianto.
Per massimizzare la durata dell’impianto, è importante eseguire regolari controlli di manutenzione per assicurarsi che tutti i componenti funzionino correttamente e che l’impianto sia pulito e privo di eventuali danni o problemi.
Inoltre, l’installazione dell’impianto deve essere effettuata da professionisti qualificati e competenti e in un’area che non sia esposta a fenomeni meteorologici estremi o a danni causati da animali o atti vandalici.