In un risultato che segna un’importante vittoria per l’integrazione europea, il partito di Maia Sandu, “Partito Azione e Solidarietà” (PAS), ha ottenuto oltre il 50% dei voti nelle elezioni parlamentari tenutesi ieri in Moldavia. Questo successo elettorale arriva in un momento critico per il paese, in un contesto geopolitico instabile e caratterizzato da forti influenze russe.
Negli ultimi mesi, il PAS ha concentrato la sua campagna su temi come la lotta contro la corruzione, la riforma della giustizia e l’impegno verso l’Unione Europea. I risultati preliminari mostrano che il partito di Sandu ha conquistato circa il 55% dei seggi, garantendosi così una solida maggioranza nel nuovo parlamento moldavo. Gli analisti sottolineano che questo è un chiaro mandato per continuare le riforme pro-europee avviate negli ultimi anni.
La presidente Maia Sandu ha espresso la propria soddisfazione per l’esito elettorale, dichiarando: “I cittadini hanno scelto il futuro europeo della Moldavia. Questo risultato rappresenta non solo una vittoria del nostro partito, ma anche una vittoria della democrazia e della volontà del popolo moldavo”. Sandu ha inoltre invitato tutti i membri della società a unirsi per costruire un paese più forte e prospero, sottolineando l’importanza di lavorare insieme per affrontare le sfide economiche e sociali.
Le elezioni si sono svolte in un clima di tensione, con timori per possibili interventi esterni e il rischio di destabilizzazione da parte della Russia. Tuttavia, gli alti tassi di affluenza alle urne e la fiducia nella leadership di Sandu hanno contribuito a rafforzare la stabilità politica del paese.
La reazione internazionale è stata prevalentemente positiva. La Commissione Europea ha accolto con favore i risultati delle elezioni, sottolineando l’importanza dell’orientamento euro-atlantico della Moldavia. Anche il governo rumeno ha espresso il proprio sostegno, confermando l’impegno a collaborare per promuovere riforme e sviluppo nella regione.
Questa vittoria apre nuove prospettive per la Moldavia e rappresenta un ulteriore passo verso l’integrazione nell’Unione Europea, mentre il paese continua a navigare tra le complesse dinamiche regionali e le sfide interne. Ora, l’attenzione si sposterà sulle azioni concrete che il nuovo governo adotterà per mantenere il consenso popolare e avanzare nel percorso di adesione all’UE.










