Tramite le indagini gli investigatori hanno ricostruito diversi episodi nei quali gli indagati hanno agito in concorso tra loro, utilizzando violenza e minacce per costringere le vittime minorenni a consegnare loro denaro contante o carte prepagate.
Alcune vittime, rimaste particolarmente impaurite dalle modalità utilizzate dagli arrestati, si sono rivolte alla Polizia di Stato, permettendo così l’avvio delle investigazioni.










