L’Iran ha formalmente richiesto una riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per discutere le recenti azioni militari statunitensi che hanno colpito i suoi impianti nucleari. In una dichiarazione rilasciata ieri, l’ambasciatore iraniano presso l’Onu, Amir Saeid Iravani, ha definito gli attacchi americani “una grave minaccia alla pace e alla sicurezza regionali e internazionali”, sottolineando la necessità di una risposta immediata da parte della comunità internazionale.
Secondo fonti ufficiali, i raid aerei statunitensi sono avvenuti nella notte di sabato, colpendo alcuni siti nucleari situati nel centro dell’Iran. Gli Stati Uniti hanno giustificato le operazioni sostenendo che tali impianti erano stati utilizzati per attività considerate in violazione degli accordi internazionali sulla non proliferazione nucleare. Tuttavia, il governo iraniano ha categoricamente respinto queste affermazioni, accusando Washington di voler destabilizzare la regione e di violare il diritto internazionale.
Nella sua lettera di richiesta al Consiglio di Sicurezza, l’ambasciatore Iravani ha esortato i membri permanenti dell’organo a prendere posizione contro le aggressioni statunitensi, sostenendo che tali azioni non solo mettono in pericolo l’Iran, ma anche la sicurezza di tutta la regione mediorientale. Ha aggiunto che la continua escalation degli attacchi potrebbe portare a conseguenze disastrose, richiamando l’attenzione alla fragilità della situazione geopolitica attuale.
Il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha espresso preoccupazione per quanto accaduto e ha invitato entrambe le parti a esercitare moderazione e a cercare canali diplomatici per risolvere le divergenze. Guterres ha fatto appello a un dialogo costruttivo, ritenendo fondamentale mantenere aperti i canali di comunicazione per evitare ulteriori escalation di violenza.
Nel frattempo, le reazioni internazionali si stanno manifestando. Diversi paesi, tra cui Russia e Cina, hanno già espresso il loro sostegno all’Iran, definendo gli attacchi statunitensi una violazione inaccettabile della sovranità nazionale. Il ministero degli Esteri russo ha condannato l’operazione militare, chiedendo una rapida convocazione del Consiglio di Sicurezza per affrontare la questione in modo tempestivo ed efficace.
All’interno dell’Iran, le tensioni sono palpabili. La popolazione ha reagito con manifestazioni di sostegno al regime, mentre molti leader politici hanno chiesto di rafforzare le difese nazionali e di prepararsi a eventuali ulteriori aggressioni.
L’episodio rappresenta un’importante escalation nelle già tese relazioni tra Iran e Stati Uniti, riaccendendo i timori di un conflitto armato nella regione. Gli osservatori internazionali monitorano da vicino la situazione, auspicando che le diplomazie prevalgano su misure militari, in un contesto dove le conseguenze di un’ulteriore escalation potrebbero essere devastanti non solo per l’Iran, ma per l’intero Medio Oriente.










