Un’annata disastrosa da mettersi completamente alle spalle, un ciclo nuovo da costruire per inseguire il successo. E con Antonio Conte, uno degli allenatori più desiderati da tutte le migliori squadre d’Europa, a far da condottiere. Si possono riassumere così gli ultimi mesi della Napoli calcistica che la scorsa stagione ha vissuto l’incubo sportivo di un campionato mediocre, con tre cambi di allenatore, dopo la gioia immensa, l’anno prima, del terzo Scudetto, e la voglia di rinascita con un allenatore di peso ma soprattutto con una campagna acquisti di alto profilo. Su tutti sono da mettere in luce gli arrivi di Romelu Lukaku e di David Neres in attacco, Scott McTominay e Billy Gilmour a centrocampo e Alessandro Buongiorno e Leonardo Spinazzola in difesa. Scelte di mercato oculate che comunque hanno richiesto un esborso di oltre 149 milioni di euro. Ma sono stati acquisti decisivi visto che scrutando le scommesse sportive ad oggi dopo la prima parte di stagione la squadra allenata da Antonio Conte è da considerare saldamente una delle principali pretendenti al titolo di campione d’Italia.
Romelu Lukaku
Era lui l’uomo più atteso di tutta l’estate azzurra. Ingabbiato per l’indecisione sul da farsi di Victor Osimhen, appena si è liberato lo slot in attacco è stato subito chiamato allo stadio “Maradona” per essere l’alfiere dell’attacco partenopeo. Nelle prime 11 partite di campionato ha collezionato 9 presenze, 8 da titolare, 4 gol e 4 assist in un Napoli dove segna, sì, ma fa a sportellate, aiuta a difendere e sostiene i compagni nelle azioni d’attacco. Lukaku con Conte in panchina è tutto un altro calciatore. Peccato per alcune prestazioni non esaltanti come l’ultima a Milano contro l’Inter. Sufficiente. VOTO 6,5.
Alessandro Buongiorno
È stata una delle rivelazioni del Torino. Un difensore solido, sicuro, dai piedi buoni, ottimo in marcatura e che non disdegna qualche folata offensiva. Dati alla mano Alessandro Buongiorno ha giocato 11 partite nelle prime 11, dove l’unico voto appena sotto la sufficienza è nella brutta sconfitta contro l’Atalanta. Poi solo voti buoni, con un gol messo a segno contro il Cagliari nella quarta di campionato, a certificare la solidità del perno difensivo. VOTO 7.
Scott McTominay
È ormai l’uomo chiave del Napoli di Conte, in grado di stravolgere tatticamente la squadra. Partecipa alla costruzione delle azioni d’attacco, fa da raccordo tra centrocampo e attacco, ripiega in fase difensiva, corre in ogni zona del campo e giganteggia in ogni posizione gli si chieda di giocare. Dopo un avvio stentato per comprendere il campionato italiano, senza dubbio è ormai uno dei centrocampisti più forti della Serie A. VOTO 7.
David Neres
L’attaccante prelevato dal Benfica per 28 milioni, in dieci presenze è partito una sola volta titolare. Conte vuole che entri a partita in corso per sgasare e puntare la porta quando gli avversari hanno già le gambe pesanti. Fino a questo momento l’ha fatto a sprazzi, senza davvero eccellere ma comunque regalando al Napoli 3 assist e un gol. VOTO 6,5.
Leonardo Spinazzola
C’è chi lo dà per finito, chi invece crede in lui. Come Antonio Conte, che ha scelto l’ex terzino di Atalanta e Roma come titolare per la sua squadra. L’età ma soprattutto gli infortuni hanno condizionato la carriera e gli ultimi anni del difensore ma a Napoli sta pian piano ritrovando la forma. Riesce a dare il meglio solo a folate ma resta fondamentale tatticamente per il gioco dell’allenatore salentino. VOTO 6.
Billy Gilmour
Giovane talento scozzese il calcio italiano deve ancora capire chi è davvero Billy Gilmour. È quello che ha giganteggiato nella splendida vittoria contro il Milan o il disastroso centrocampista della pessima sconfitta contro l’Atalanta? Potenziale il ragazzo ne ha ma deve dimostrarlo sul campo dove comunque dimostra di avere grande visione di gioco e un’ottima proprietà di palleggio. Ha forse ancora bisogno di tempo per adattarsi al calcio italiano ma la qualità si vede. VOTO 6.