Immergersi nei 42 ettari del Parco Natura Viva (https://www.parconaturaviva.it/) significa accompagnare grandi e piccini in un’esperienza di scoperta familiare, dove non solo i più piccoli potranno trascorrere una giornata in pieno relax. Osservare gli animali certo, ma anche concedersi dei piacevoli break tra un continente e l’altro, magari cimentandosi in un’olimpiade sportiva o facendo un picnic con vista sulle renne.
Appena varcati i cancelli d’ingresso, i fenicotteri cileni, i fenicotteri cubani e i fenicotteri rosa accolgono papà Luca, Adele, 3 anni, e Margherita, 8 anni, in un inizio completamente tinto di rosa! Il tempo di attraversare la grande piazza dove vivono i cammelli della Battriana e i 3 si trovano all’inizio dei Sentieri d’Africa, dove la grande area delle Animaliadi cattura l’attenzione delle due piccole e le catapulta in un mondo fatto di cimenti sportivi e record animali. Salto in lungo, scatto di corsa, corsa a ostacoli, salto in alto e circuito di resistenza: tutte discipline in cui gli animali eccellono e in cui Adele e Margherita possono mettersi alla prova, provando e riprovando.
Un pausa inaspettata per Luca, che coglie l’occasione per sorseggiare il primo caffè della giornata al Maromizaha Street Food. “Andiamo, c’è tutto ancora da vedere!” Attraversare il grande ponte di legno che offre l’unica vista d’Europa su rinoceronti e ippopotami che vivono insieme, ammirare la colonia più popolosa d’Italia di scimpanzé e rimanere estasiati dalla vista dei leoni bianchi, ha permesso a papà Luca di lasciare che le due bambine si muovessero in tutta sicurezza, saltellando da un punto d’osservazione all’altro. Ma nessun osservatorio è più affascinante della terrazza che si affaccia proprio sui nostri cugini più stretti: è al chiosco Gombe che Adele e Margherita si siedono un momento, giusto il tempo di aprire le borracce e mandar giù qualche sorso d’acqua, come se avessero paura che il tempo non bastasse per riempirsi gli occhi di tutta quella meraviglia. “Alt! A sinistra ci sono i bagni, a rapporto entrambe!” E allora, papà Luca può proseguire l’itinerario verso le bertucce e il Madagascar, seguendo per l’Australian Outback dove i canguri rappresentano il simbolo indiscusso di questo continente. Poi tornare in giù, osservando la famiglia di cercopitechi barbuti che salta da un ramo all’altro.
E’ il momento di uscire da Oceania e Africa ed entrare in Asia: trascorrere del tempo per indovinare su quale cima stanno dormendo i panda rossi, aspettare Luva, la tigre siberiana che ama perlustrare il proprio territorio e lasciarsi sorprendere dalla magnificenza di House of Giants, ricorda ai 3 che l’ora di un pranzo goloso è già arrivata. Proprio a due passi dal padiglione che ospita nani e giganti dell’evoluzione si sente diffondersi un profumino di würstel e patatine, che non passa inosservato ai nasi delle due piccole. “In realtà avevo programmato la sosta per il pranzo al ristorante Simba, dove possiamo mangiare della pasta, un secondo. Hanno anche il dolce! Insomma, facciamo un pasto completo! Che ne dite?” “No papà, perché qui ci sono anche i giochi!”. Nemmeno a dirlo, nel giro di 5 minuti le due si trovano a salire e scendere dagli scivoli del Manas e il loro papà le guarda con attenzione mentre aspetta il suo turno per ritirare il vassoio con il pranzo. Amazonas, gli orsi andini e tutte le specie animali originarie dell’America: ecco cosa li aspetta dopo aver terminato, in una passeggiata scandita dai vocalizzi dei pappagalli ara.
“E i lupi? Papà, dove sono i lupi?” Via per l’Europa, dove anche i bisonti e gli animali dei poli osservano passare Adele e Margherita. Ma è nell’area tranquilla ombreggiata dagli ulivi che finalmente papà Luca può lasciar riposare le due bimbe tra l’erba. Aprire lo zaino, estrarne i tranci di torta che aveva portato da casa per merenda e tirar fuori i succhi di frutta: un pò di stanchezza si fa sentire per tutti ed è forse arrivato il momento di avviarsi verso casa. “Forza, mamma sarà rientrata dal lavoro e ci starà aspettando!”. La luce del pomeriggio accompagna la famiglia ancora per l’ultimo tratto prima di lasciare che volga le spalle alla biodiversità del Parco Natura Viva e Margherita si ricorda di quello che aveva visto entrando: “Papà, prendiamo un regalino a mamma al negozio? Un portachiavi con un animale che abbiamo visto oggi!”
Il parcheggio è vicino e la giornata è trascorsa in un battito d’ali: un’esperienza che nessuno dei tre dimenticherà tanto facilmente.