La Pittrice Anna D’erasmo, ci consegna attraverso lo scalare dei piani di lettura, tutto il personale percorso attraverso le sue opere, sulle quali spesso si attarda a parlarci e spiegarci la lunga teoria di tele sulle quali riusciamo a leggere e riconoscere opere del suo universo figurativo.
L’artista, riesce a farci entrare simbolicamente, nella sua sfera artistica, investendoci e arricchendoci con il suo personale universo figurativo, in cui la vitalità dell’immagine si snoda e si modifica, pur restando fedele a se stessa.
Alla luce di tutto questo, è possibile sostenere allora, che l’opera di Anna D’erasmo, sia concettuale sia simbolistica, resta dentro il perimetro, ma non rimangono mai limitate nell’ambito di una narrazione momentanea, ma trasmettono la sua esperienza di vita vissuta.
Alcune tecniche miste o delle variazioni esecutive nelle singole opere forniscono una fertilissima opportunità di verifica, di affondo nelle prammatiche creatività dell’artista introducendoci in un mondo in cui, la consistenza dell’immagine si fa trasmissione diretta dall’artista all’utente.
L’oggettualità quindi, in previsione di una visione oggettiva di un’opera, costituisce un vero punto d’incontro tra l’artista che immagina e dipinge, con l’utente utilizzatore, che guarda e commenta.
Con il coraggio della giovane Anna D’erasmo inizialmente ha provato l’emozione che è propria della pittura quella di disporre i colori tra luci e ombre e che si potrebbe anche chiamare, “la musica silenziosa” del quadro.
Non tutti riescono a creare, la pura armonia in un quadro, i poeti usano le parole come sillabe sonore, che evocano nell’anima alleanze armoniche, mentre i pittori riescono per uguale esigenza, in pittura a usare linee e colori rivestiti per l’anima, che porta il valore emozionale, dall’artista all’utente. Tutto questo non toglie nulla, alla centralità dell’artista che rimane l’unica persona a detenere la maestria segreta nella realizzazione di un’opera sia sulla tela sia su di un pannello di carta.
Come sempre, l’artista deve condensare le sue energie nello spazio-tempo di un lavoro, dove elegantemente esprime la sua poetica, quasi esigenza vitale, che diventa per la pittrice Anna D’Erasmo, necessità interiore.
Con il massimo realismo, lei si avvicina in punta di piedi, alla ”nuda risonanza interiore” in sintesi l’artista con i suoi quadri, dà voce al segno, al colore e alla forma, fermando sulla tela in un dello spazio temporale il suo pensiero primario e la sua fantasia.
Anna Sciacovelli