In un contesto caratterizzato da una sempre più evidente crisi idrica, 21 comuni della provincia di Avellino hanno ufficialmente deliberato la richiesta di dichiarazione dello stato di crisi idrica in Irpinia. I sindaci di comuni quali Montefredane, Paternopoli, Santa Paolina, Summonte, San Mango sul Calore, Nusco, Torrioni, Sorbo Serpico, Solofra, Quadrelle, Castel Baronia, Capriglia Irpina, Venticano, Parolise, San Potito Ultra, Mercogliano, Montefusco, Grottolella, Candida, Vallesaccarda e Manocalzati si sono uniti in questo appello, indirizzando la loro richiesta alla Giunta regionale della Campania.
L’urgente situazione ha portato i primi cittadini a chiedere l’adozione di una formale delibera per la dichiarazione dello stato di crisi idrica regionale. Contestualmente, è stata formulata una sollecitazione al Governo italiano, attraverso il Consiglio dei Ministri, affinché venga riconosciuto lo stato di emergenza nazionale. Questo passaggio è considerato fondamentale per attivare le procedure necessarie a far fronte alla gravità della situazione attuale.
La crisi idrica che affligge la regione non è solo legata alla scarsità di acqua, ma anche alla presenza di reti idriche obsolete e inadeguate. Per questa ragione, i sindaci stanno chiedendo non solo l’intervento a livello nazionale, ma anche un impegno concreto da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e degli altri dicasteri competenti. L’obiettivo è garantire lo stanziamento di finanziamenti straordinari, utili al potenziamento e al rifacimento delle infrastrutture idriche, da anni trascurate.
Parallelamente, i primi cittadini hanno proposto l’introduzione di misure di sostegno economico per le famiglie, come bonus destinati all’acquisto di serbatoi, cisterne e autoclavi. Questi strumenti stanno diventando sempre più indispensabili per garantire una continuità del servizio idrico e per sostenere le esigenze quotidiane delle comunità irpine, ormai a rischio a causa delle difficoltà nella gestione delle risorse idriche.
L’appello unito dei sindaci irpini sottolinea non solo l’urgenza della situazione, ma anche la necessità di una risposta tempestiva e coordinata a livello regionale e nazionale, affinché si possa garantire un futuro migliore per le popolazioni colpite dalla crisi idrica.