Dal 20 al 21 giugno a Miglionico il concorso nazionale per giovani musicisti organizzato dall’Onyx Jazz Club che assegna il Premio Alessandro Cilla. Sei finalisti a confronto
e una giuria composta dal compositore Israel Varela e dai giornalisti Pino Saulo e Ugo Sbisà
Miglionico è pronta ad ospitare il Gezziamoci Contest 2025, il concorso nazionale riservato a progetti di musica jazz e musicisti, dal solo al quintetto, organizzato per il quarto anno consecutivo dall’associazione culturale materana Onyx Jazz Club. Dedicata ad Alessandro Cilla, giovane socio dell’Onyx, l’iniziativa si svolgerà dal 20 al 21 giugno in occasione della Festa della Musica. Luogo delle esibizioni saranno gli spazi del Castello del Malconsiglio, una delle fortificazioni più celebri del Mezzogiorno, entrata nella storia per aver ospitato nel 1485 la Congiura dei Baroni contro il re Ferdinando I d’Aragona. L’obiettivo ambizioso di stimolare la creatività valorizzando gruppi e solisti emergenti interpreti di qualsiasi stile jazzistico, dal swing al BeBop, dall’HardBop al Jazz-modale, dal progressive jazz al Jazz-rock, fa del Contest uno degli appuntamenti chiave del festival Gezziamoci, che quest’anno giunge alla 38.ma edizione. Inaugurato a febbraio, il cartellone ospita anche artisti di fama internazionale e si articola, come sempre, con concerti, laboratori didattici, passeggiate sonore, ascolti guidati, performance, incontri culturali, mostre. A distinguere tutti gli appuntamenti sono i temi e i messaggi che costituiscono ormai il patrimonio culturale dell’Onyx. Tra questi, il forte legame con il territorio, la valorizzazione di luoghi meno conosciuti, la sostenibilità ambientale, l’inclusione e la solidarietà, il welfare culturale.
Il Contest nasce da un bando nazionale aperto a musicisti che al momento dell’invio della candidatura non abbiano all’attivo contratti di produzione discografica e non abbiano compiuto 35 anni. Designati da una pre-selezione effettuata da una giuria popolare nel maggio scorso, i sei finalisti del concorso saranno valutati da una giuria speciale composta dal batterista e compositore messicano Israel Varela, dal giornalista Pino Saulo, uno degli artefici insieme con Pinotto Fava di Audiobox, rassegna internazionale di ricerca sonora ospitata a Matera tra la fine degli anni ’80 e il ’90, e dal giornalista Ugo Sbisà, che ha sostituito il compositore Gianluigi Giannatempo. Il gruppo o il solista vincitore avrà la possibilità di inaugurare l’edizione 2026 del Gezziamoci e firmare un contratto discografico con l’etichetta indipendente OnyxDischi, settore discografico dell’associazione Onyx, per la stampa di 200 cd, oltre alla distribuzione digitale del prodotto discografico. Nelle due giornate del Contest i giovani jazzisti saranno ospiti di famiglie miglionichesi, protagoniste di un modello di accoglienza che l’Amministrazione comunale ha adottato per mettere in luce i valori fondamentali che contraddistinguono il carattere della gente lucana e la loro cultura.
La prima serata, venerdì 20 giugno, ha in programma una mostra fotografica, che si aprirà alle 20, con gli scatti di Enza Doria, un grande affresco di atmosfere, dettagli, paesaggi del Gezziamoci, e l’esibizione fuori concorso, alle 21, di Francesco Cerullo Trio. La formazione è composta da giovani musicisti calabresi, i fratelli Francesco Cerullo, diciottenne, pianoforte, e Giacomo Cerullo, tredicenne, basso elettrico e contrabbasso, ai quali si affianca Guido Rovere, ventenne, batteria. Il loro repertorio è intriso di sonorità mediterranee che rendono omaggio ad una leggenda del jazz come Chick Corea. Seguirà, alle 21.30, la performance “Racconti di Jazz” che avrà come protagonisti Elisabetta Rubini, voce narrante, Gianfranco Menzella, sax, Sandro Savino, pianoforte, Cosimo Maragno, chitarra, Camillo Salerno, contrabbasso. Fuori dal castello, la serata si concluderà con una jam session fra artisti.
La seconda serata, sabato 21 giugno, si aprirà alle 10 con una visita guidata al Castello e una performance in solo di Israel Varela. Dalle 19 avrà inizio la finale. A darsi battaglia a suon di accordi, vocalizzazioni, assoli, improvvisazioni saranno Andrea Zerbetto Trio, The Pucciarelli Group, Ndaya Group, Progetto Magi, Erika Le Fauci, Night Bloom Trio. La proclamazione del vincitore è prevista per le 23 con la consegna del Premio Alessandro Cilla, che i soci dell’Onyx ricordano attraverso attività a supporto dell’educazione musicale promosse dai genitori e dai fratelli.
La formazione originaria dell’Andrea Zerbetto Trio nasce dall’incontro di tre musicisti con background differenti al Conservatorio di Groningen, in Olanda. A Miglionico il trio sarà composto da Andrea Zerbetto, pianoforte, Simone Lanzi, contrabbasso, Davide Grigoli, batteria. il gruppo è alla costante ricerca di un linguaggio personale, ispirato tanto dal bebop quanto dal modal jazz e dalle esplorazioni ritmiche e armoniche del jazz contemporaneo. Giuseppe Pucciarelli, pianoforte, Aldo Capasso, contrabbasso e basso elettrico, Marco Gagliano, batteria, Luigi Lombardi, pianoforte e tastiere, sono i musicisti di The Pucciarelli Group, un ensemble di jazz contemporaneo che non disdegna contaminazioni con folk e rock britannico. Francois Ndaya Mbaje, chitarra, compositore, è il leader di Ndaya Group, di cui fanno parte anche Marco Porcelluzzi, sassofono, Erica Ruggiero, voce ed elettronica, Moreno Di Matteo, basso elettrico, e Riccardo Cascino, batteria, uniti in un «progetto creativo – spiegano – in cui l’inventiva e la spontaneità vengono messe a servizio di brani. L’idea è quella di risultare contemporanei andando ad ibridare forme e linguaggi più classici con nuove tecnologie e approcci musicali». Progetto Magi è la formazione composta da Mattia Mauttini, batteria, Marco Risolino, piano, Marco Vavassori, contrabbasso. «La ricerca compositiva e stilistica dei brani originali – scrivono – verte sull’obiettivo di un “lirismo moderno”, di un suono in cui la melodia, fulcro dell’interplay tra i musicisti, possa esprimersi libera in un contesto armonico moderno che predilige l’approccio modale. A livello ritmico le composizioni tendono verso un approccio fluido, in cui le poliritmie e i giochi di illusione ritmica sono a servizio unicamente della melodia». La messinese Erika Le Fauci, voce e pianoforte, è l’unica solista in gara. Ha dato vita al progetto “Two in One” che consiste nell’interpretare standard e brani moderni con l’obiettivo di produrre sonorità “intimistiche” e idealmente ispirate, per certi aspetti, all’impressionismo musicale. «Una concezione, questa del pianoforte e della voce, che immagina che gli stessi si “confondano” al punto da diventare, teoricamente, un solo strumento. Da qui il titolo Two in One», afferma la musicista. Pregno di contaminazioni provenienti da esperienze di studi e di vita diversi il Night Bloom Trio, formato da Pasquale Di Palma, chitarra, Ciro Coticelli, batteria, Orazio Avagnano, basso, il cui progetto è comporre musica inedita che abbraccia vari generi musicali unendo ritmi e suoni moderni all’armonia tipica del jazz.
Il nostro archivio
- L’Onyx Jazz Club, una delle più longeve associazioni sulla scena culturale materana ed iscritta all’Albo delle Associazioni culturali della Regione Basilicata dal 1988, ha festeggiato il 23 gennaio i suoi quarant’anni di attività. Fondata da quattro amici uniti dalla passione del jazz, il suo nome trae origine dall’insegna di uno storico locale jazz di New York, che aprì nel 1927 al 35 West della 52ª Street della City. L’Onyx si connota per un originale percorso che l’ha portata a sviluppare tre principali linee di azione: la programmazione di concerti, la formazione e la valorizzazione dei talenti locali, la produzione di dischi.
- Il Gezziamoci è la creatura più prolifica dell’Onyx. Il Jazz Festival della Basilicata coniuga i concerti agli obiettivi della ricerca di nuove espressioni musicali, ma anche della valorizzazione del territorio e della scoperta dei luoghi più suggestivi di Matera e della Basilicata. Fin dalle sue prime edizioni ha ospitato giovani emergenti e musicisti affermati, da Bruno Tommaso a Ettore Fioravanti, da Gianluigi Trovesi a Massimo Urbani, da Paolo Fresu a Roberto Ottaviano, che avrebbero fatto la storia del jazz italiano. Tra le star internazionali Steve Lacy, Richard Galliano, Carl Palmer, gli Oregon, Javier Girotto, Daniel Karlsson. Il Gezziamoci aderisce a JAZZ TAKES THE GREEN la prima rete italiana dei festival jazz ecosostenibili.