Perché non c’è una settimana per le persone che non hanno potuto allattare?
In verità, c’è.
È proprio la settimana mondiale dell’allattamento (SAM).
La SAM, che in Italia si svolge nella prima settimana di ottobre, non è solo per le donne che hanno allattato con soddisfazione. È anche e soprattutto per ogni donna che avrebbe voluto allattare per un giorno, un mese, due anni e non è stata in grado di farlo.
Questa settimana è incredibilmente dolorosa se non si è riuscite ad allattare quanto lo si sarebbe desiderato. E quei sentimenti di dolore e perdita sono una delle parti vitali della SAM.
È terribile che la nostra società illustri alle mamme tutti i benefici dell’allattamento, ma non riesca poi a fornire aiuto e sostegno adeguato a tutte loro. Più dell’80% delle donne che interrompono l’allattamento nei primi giorni, dice che avrebbe voluto continuare, e noi sappiamo che con un sostegno e informazioni adeguati avrebbe potuto farlo. Abbiamo fatto i conti che oltre 400 mila donne ogni anno in Italia non raggiungono l’obiettivo di allattare quanto avrebbero voluto.
E quando l’allattamento finisce, queste donne vengono lasciate in balia dei loro sentimenti, senza alcun sostegno emotivo. Nessuno le abbraccia, o offre loro una tazza di té, per rassicurarle che non devono sentirsi in colpa e che stanno facendo comunque del loro meglio. Nessuno è lì a dire loro di avere pazienza e di concedersi un tempo per il lutto di questa perdita che ricorderanno per sempre.
È proprio per questo che la SAM è importante. Perché ogni donna che desidera allattare ha diritto a sostegno e informazioni adeguati. E quando non si è riuscite ad allattare si soffre, molte di noi lo sanno bene, ma proprio per questo ognuna di noi – che allatti o no – dovrebbe partecipare ad un incontro per la SAM, se c’è nella sua città, affinché nessun’altra madre debba più soffrire così.