SITUAZIONE. I primi segnali del cedimento dell’anticiclone si concretizzeranno nella giornata di giovedì, quando la coda di un debole fronte in scorrimento sull’Europa centrale lambirà lo Stivale, portando tante nubi al Nord e sulle regioni tirreniche e qualche debole ed isolata pioggia. Ma la vera svolta è attesa fin dalle primissime ore di venerdì, con l’approfondimento di una vasta saccatura atlantica sulla Penisola Iberica e sul Mediterraneo occidentale, in successivo spostamento verso est. Dal suo centro si svilupperà un’intensa perturbazione, preceduta da correnti di Scirocco in intensificazione intorno allo Stivale, responsabile di un cambiamento del tempo che coinvolgerà anche il Centro-Sud nel weekend del 10-11 febbraio, sebbene con entità diversa a seconda delle aree. Si tratterà ad ogni modo di una vera boccata d’ossigeno con ritorno di pioggia preziosa soprattutto al Nord e sulle regioni tirreniche, nonché neve altrettanto preziosa sulle Alpi.
VENERDI’ PIOGGE IN INTENSIFICAZIONE AL NORD. Piogge e rovesci si andranno ad intensificare soprattutto in Liguria, a ridosso delle Alpi e sull’alta Val Padana, con la neve che tornerà ad imbiancare i rilievi del Nord Italia. Con il passare delle ore le piogge si intensificheranno anche sull’alta Toscana, mentre sulle restanti regioni si assisterà più che altro al passaggio di nubi medio-alte e stratificate con qualche addensamento più compatto sul versante tirrenico peninsulare e locali piovaschi al mattino, in successivo miglioramento. Il contesto climatico risulterà piuttosto mite, per la risalita delle correnti sciroccali che soffieranno sempre più intensamente.

WEEKEND, MALTEMPO AL NORD E TIRRENICHE. Sabato la vasta depressione atlantica si impadronirà di tutta l’Europa centrale ed occidentale e sull’Italia transiterà la parte più attiva della perturbazione, responsabile di un netto peggioramento al Nord, sulle isole maggiori e sulle regioni tirreniche, con piogge e rovesci anche temporaleschi, localmente di forte intensità con il passare delle ore. Le zone in cui si avranno i maggiori accumuli pluviometrici saranno Nordovest, alto Veneto, alto Friuli VG e Lazio, con accumuli pluviometrici che nell’arco delle 24 ore potranno raggiungere i 70-90mm in Liguria. Nevicherà sull’arco alpino mediamente oltre i 1200/1500m, con fenomeni che potrebbero divenire anche abbondanti ed accumuli di neve fresca fino a circa mezzo metro in 24 ore in Piemonte oltre i 2000m. Un po’ di neve arriverà anche sui rilievi appenninici centro-settentrionali, oltre i 1600m. Saranno meno esposte al peggioramento le regioni adriatiche e quelle ioniche peninsulari, con fenomeni sporadici e in un contesto climatico sempre piuttosto mite. Venti in netto rinforzo tra Libeccio e Scirocco.
Domenica la perturbazione dovrebbe insistere al Nord, sulle regioni tirreniche e sulle isole maggiori, con piogge, rovesci e nevicate sulle Alpi, mentre il versante adriatico rimarrebbe ancora una volta meno coinvolto. Si abbasserebbe leggermente la quota neve sulle Alpi per l’ingresso di correnti più fresche da ovest, ma al Nordovest si andrebbe verso un graduale miglioramento con l’arrivo di schiarite. I venti soffierebbero impetuosi intorno allo Stivale, prima di Scirocco, poi di Libeccio ed infine anche di Maestrale in Sardegna. Il clima si manterrebbe ancora tutto sommato mite, soprattutto sulle regioni adriatiche e al Sud.

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