La circolazione atmosferica su scala sinottica non cambia nella sostanza.
Alle medie e basse latitudini europee permane un campo di alta pressione di matrice sub tropicale che determina tempo stabile e molto mite per il periodo.
Il flusso perturbato atlantico esercita la sua influenza prevalentemente oltre Manica anche se infiltrazioni umide riescono a raggiungere Spagna, Francia e parte d’Italia.
Poche novità quindi con un tipo di tempo che sarà spesso nuvoloso e occasionalmente associato a qualche fenomeno di debole intensità. Santo Stefano, mercoledì, giovedì e venerdì giornate quasi fotocopia caratterizzate da disturbi nuvolosi sulle zone occidentali e qualche debole pioggia che sarà possibile qui e la su Liguria, alta Toscana e ancora più sporadicamente sul resto della fascia tirrenica.
Più sottovento al flusso umido le regioni orientali dove in generale avremo più sole anche se alternato ad addensamenti sparsi e qualche foschia o nebbia al mattino.
Di rilievo sarà l’aspetto termico che vedrà ancora massime e minime generalmente sopra media eccetto che nelle valli dove prevarranno i fenomeni di inversione termica.
Ancor più anomalo sarà il clima in montagna a causa di zeri termici quasi ovunque superiori ai 3200/3500m che tra giovedì e venerdì scenderanno ma solo sulle Alpi intorno ai 2000/2400m.
La ventilazione sarà generalmente poco rilevante a prevalente direttrice occidentale o meridionale.
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